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Il nascituro Pd il Partito Democratico tanto atteso e sospirato da Prodi e "compagni" sta prendendo seriamente forma con gli ultimi congressi dei due partiti fondatori, Ds e Dl. Se al livello di evento mediatico-politico la fusione ulivista è stata ben orchestrata dai comunicatori politici, sicuramente vi sono molti problemi che non tarderanno a manifestarsi. Innanzitutto le defezioni della sinistra Ds, che toglierà una fetta di voti al Pd; voti che potrebbero confluire in un soggetto politico nuovo, un partito della sinistra italiana discendente direttamente dalla tradizione comunista. Pdci, Prc e sinistra Ds potrebbero avere un bacino d'utenza molto buono, se si considera che i due partiti comunisti insieme raggiungono attualmente circa il 9% dei consensi e che i transfughi Ds potrebbero portare almeno altri 3-4 punti percentuali. Tutto ciò anche alla luce del fatto che Rutelli con tutta la Margherita al suo fianco rifiuta di accorparsi, al livello europeo, al Pse, cosa che suscita non pochi malumori all'interno dei Ds. Dall'altra parte ci sono le sirene centriste di Mastella, Casini, Rotondi etc, etc, che attirano i neocon della Margherta, i quali mal digeriscono i laici diessini. Anche in questo caso quindi, il quel 31,27% ottenuto dall'Ulivo alla Camera alle elezioni dell'aprile 2006, si assottiglierebbe non poco. Altro problema è quello del leader, c'è chi cita Prodi come leader naturale e padre fondatore ma lui dice che c'è bisogno di una leadership giovane, ed ha ragione, anche se sicuramente il leader futuro sarà riciclato, ed uscirà un nome di quelli già noti, uno dei due partiti insomma. forse verranno fatte delle elezioni dei militanti per eleggerlo, ma la lista dei candidati è già nota...Insomma una nascita che vuole cancellare il passato dei due partiti, non può essere un buon inizio. Concludo con una delle frasi più significative dette a questo proposito da Mussi nel suo itervento d'addio ai Ds: "Cancellare le tracce è diseducativo quando il moderno si presenta come il nuovo assoluto, in verità è già decrepito".