Frammenti di...

Chavezimbavaglial'informazione.


Avevo gioito per la vittoria alle elezioni venezuelane del presidente Hugo Chávez, propositore di una sinistra altermondialista che sta spopolando in sudamerica. Mi erano piaciute le sue nazionalizzazioni, la sua politica coraggiosamente di sinistra. Ma l'ultima decisione del Presidente proprio non riesco a digerirla. Chavez infatti ha deciso che il 27 Maggio la più vecchia emittente privata venezuelana, Radio Caracas TV (RCTV) sarà oscurata o meglio, come preferisce dire il presidente sudamericano, il governo ha deciso di non rinnovare la concessione per l’utilizzo della frequenza su cui trasmette RCTV. Una decisione che nasce dalla voglia di liberarsi di un nemico scomodo in campo informativo, una voce fuori dal coro, una voce che nel 2004 si schierò a favore del golpe anti-Chavez e che da allora rimase sempre sulle sue posizioni decisamente avverse al Presidente. Un paese dove non c'è libertà di informazione non è un paese libero, la pluralità delle opinioni espresse dai media sono uno dei componenti base di uno stato libero. E' vero che, considerando il caso italiano ad esempio, si sta assistendo ad un sempre maggiore impoverimento de temi trattati, ma ognuno ancora può esprimere la sua opinione. Dal 27 maggio non sarà così a Caracas. Non credo, caro Presidente, che la popolazione venezuelana abbia bisogno di restrizioni di tale tipo per crescere. Ammetto di essere tristemente deluso e spero fino all'ultimo in un ripensamento da parte di Chavez.