Frammenti di...

Colpo di stato a Gaza.


Quando all'inizio del 2006 la popolazione palestinese scelse come propria guida gli estremisti islamici di Hamas, gran parte del mondo occidentale si schierò contro il governo uscito dalle urne. La comunità internazionale blocco i fondi stanziati per la sopravvivenza di una Palestina già martoriata dal continuo assedio israeliano e dalle drammatiche conseguenze derivate dalla costruzione del muro israeliano.Hamas allora trovò finanziamenti dall'Iran di Ahmadinejad, che a scadenze regolari minaccia Israele di farlo sparire dalla cartina geografica. Pochi sono andati ad indagare e capire le motivazioni che spinsero i palestinesi a votare Hamas, tradendo Fatah, partito del leader storico Arafat. Hamas era l'unica organizzazione vicina alla popolazione, creando asili per i bambini, scuole, naturalmente e tristemente di stampo islamico. Oggi, alla luce del dramma che si sta vivendo nella Striscia di Gaza, si possono capire gli errori fatti sia da Fatah che dalla comunità internazionale, Usa ed Europa in prima fila. La corruzione ed il clientelismo che caratterizzavano negli ultimi anni la gestione di Fatah, il menefreghismo per le condizioni di vita dei palestinesi da parte della comunità internazionale. Tutto ciò ha generato una situazione in cui l'Anp, guidata da Abu Mazen, successore di Arafat, ha perduto i suoi poteri ed il suo appeal presso la popolazione, mentre Hamas ha conquistato il potere e lo sta gestendo a modo suo. Un modo che naturalmente non condivido. Risultato di tutta la situazione è una guerra civile che si protrae da mesi e sta raggiungendo il culmine con la conquista da parte di hamas, della sede militare dell'Autorità Nazionale Palestinese a Gaza. Una situazione che di certo non facilita i rapporti con Israele che fanno sapere per voce del ministro di estrema destra Avigdor Lieberman che per Israele sarà necessario isolare Gaza del tutto e troncare ogni tipo di transito con la Cisgiordania. Tutto a discapito della maggioranza dei palestinesi che saranno ancora più isolati, bombardati e ridotti alla fame.