Frammenti di...

Morti sul lavoro:non dimentichiamoli.


L'epifania tutte le feste si porta via. Quello che, purtroppo, la vecchietta sulla scopa non si può portare via sono le tragedie che hanno monopolizzato l'attenzione dei media, che fra un cenone e l'altro si sono dovuti forzatamente occupare di lavoro&morte. La cosa più triste è che sono dovute morire sette persone in meno di un mese, per un incidente devastante alla TK di Torino, per modificare l'agenda mediatica, inserendo nei palinsesti molte ore di discussione sul tema "sicurezza sul lavoro".Se il 2007 si è concluso a dir poco tragicamente con morti a raffica non solo a Torino ma in tutta la penisola (come sempre del resto...), il 2008 si è aperto altrettanto male. 16 sono i morti dal 1° gennaio 2008, si, perchè mentre ci si stava riprendendo dai bagordi della notte di S. Silvestro, c'era già chi moriva per lavoro. Anche se qualcuno è scettico sulle iniziative fatte per ricordare i morti sul lavoro e tenere viva l'attenzione affichè si possa portarla in agenda politica, con relativi tentativi di risoluzione del problema, io sono convinto che accendere candele, cantare, osservare minuti di silenzio, scioperare, parlare, per ricordare chi non c'è più, sia utile se non altro per dimostrare quanto la gente comune sia vicina al problema ma soprattutto alle famiglie colpite da tali tragedie. Tutto ciò senza assolutamente avere la pretesa di alleviare il dolore o di risolvere il problema.Fiom Cgil di Roma sud, l'Arci di Roma e l'Associazione Culturale Alice hanno organizzato per oggi alle 18 un'iniziativa-concerto sul tema della sicurezza sul lavoro finalizzata a portare effettiva e concreta solidarieta' alle famiglie dei lavoratori morti nella strage della Thyssen Krupp a Torino. Il concerto si terrà presso l'Alpheus di Roma e l''incasso della serata sara' devoluto alle famiglie delle vittime della Thyssen Krupp.Una piccola iniziativa, un piccolo gesto, ma che serve per far capire quanto sia sentito il problema della sicurezza sul lavoro. Il Governo, le istituzioni locali, gli imprenditori: tutti sono sul banco degli imputati. E' arrivato il momento di tacere, di passare dalle inutili promesse (come quelle fatte da Prodi al padre di Rosario Rodinò) ai fatti.