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La denuncia della Comencini:la pubblicità è razzista!


Venerdì prossimo uscirà nelle sale italiane il nuovo film di Cristina Comencini, Bianco e Nero, una commedia che prima del suo esordio ha già sollevato alcune polemiche. Infatti la regista, all’indomani dell’uscita del film, denuncia un razzismo strisciante dimostrato dagli sponsor che anno deciso di non investire sugli attori neri, Aissa Maiga e Eriq Ebouaney.Il film tratta dei grandi problemi del razzismo, quello manifesto ma soprattutto quello latente, di persone che pur non dichiarandosi razziste assumono comportamenti discutibili, infarcendo le loro asserzioni sul tema di pregiudizi, luoghi comuni, intolleranza più o meno celata, nel momento in cui queste si devono confrontare/scontrare con gli immigrati.Il dato certo è che i due attori non hanno trovato nemmeno uno sponsor per gli abiti del set. “Il mondo della pubblicità – afferma Cristina Comencini - conserva degli stereotipi, nessun marchio italiano ha voluto sponsorizzare attori africani”. Un dato di fatto, corroborato dall’inequivocabile prova del rifiuto degli sponsor per i neri, a dimostrazione dell’ignoranza insita in una parte della società italiana. Alle accuse della regista risponde Marina Marzotto managing director di Propaganda Gem, una delle società leader nel product placement, che sostiene quanto il razzismo non c’entri nulla: “Da anni – ricorda la Marzotto – sponsorizziamo film di attori come Will Smith, ma a differenza di Usa e Francia, non abbiamo attori neri noti al grande pubblico e questo impedisce un interesse delle aziende. Nelle scene dov'era chiesto il nostro supporto c'erano elementi di disturbo come il fumo, oggi incompatibile con chi vuol investire nel cinema in modo mirato” Tesi, quelle della Marzotto, che non reggono, soprattutto perché le aziende che sponsorizzano i film come tutti gli altri prodotti, non si preoccupano affatto di fumo, alcool e anche droghe, se riescono a trarre profitti legando il loro marchio ad un attore, un film, un regista di successo. Può essere invece parzialmente accolta l’obiezione riguardante la popolarità dei due attori in questione, che non sono di certo noti al grande pubblico, quanto Fabio Volo e Ambra Angiolini. C’è molta strada da fare, c’è molta cultura da diffondere, al fine di abbattere i muri che separano bianchi neri, italiani e albanesi, rumeni, magrebini…I HAVE A DREAM...