Frammenti di...

I Quattro poli.


Le elezioni 2008 saranno ricordate per una separazione interna ai poli. L'Unione si divide fra Pd e Sinistra Arcobaleno, andando a formare due distinti poli, l'uno che si erge a partito di CENTRO (sinistra) apprezzato da confindustria e dai salotti buoni della borghesia italiana, l'altro discendente direttamente dalla tradizione comunista e ambientalista, che tenta un rinnovamento, seguendo la citazione pasoliniana di Nichi Vendola alla due giorni di presentazione del nuovo soggetto politico lo scorso dicembre ("piange ciò che muta, anche per farsi migliore"). Ma il rinnovamento asinistra è ancora lontano, vista la decisione di candidare il leader storico sessantottenne Bertinotti. Ma mentre a sinistra, pur dopo un fallimento come quello gvernativo, la situazione appare paradossalmente calma con le due anime che si sono finalmente divise, evitando quel minestrone Unione che non ha prodotto nulla di buono, a destra il clima appare quantomai agitato. Casini, dopo un ravvicinamento con gli alleati, rompe le righe, dopo la decisione di Fini di seguire il Cigno di Arcore nel partito delle libertà. Una separazione che dovrebbe dar vita alla nascita del Centro, quella sospirata rifondazione DC che si vocifera da anni e che potrebbe vedere a luce ora. E allora la vittoria annunciata come scontata della destra sarebbe messa in discussione, e si aprirebbero nuovi scenari con una possibile alleanza sull'asse Pd-centro casiniano e tabacciano. Sarebbe la vera novità, la rinascita di un polo di centro, altrnativo a destra e sinistra, che costringerebbe sia il PDL che La Sinistra Arcobaleno a tentare di stringere accordi col polo di centro per governare.Uno scenario che lascerebbe a bocca asciutta gli ex forzisti, e farebbe davvero un grande dispetto allo Psiconano, che già assaporava la vottoria. Uno scenario che, sebbene non mi alletti affatto, ma che mi farebbe vivere una maliziosa soddisfazione, nel vedere la morte politica di un ex vincente che sarebbe costretto a cedere il passo in caso di non vittoria, che invece ha annunciato da tempo. Puro antiberlusconismo? Si, ma non solo. Anche antifascismo, e una gran voglia di rompere gli schemi del bipolarismo che non ha prodotto altro che danni, in questi 14 anni in cui l'Italia non è cresciuta, e le classi piùà deboli hanno subito una riduzione spaventosa del loro potere d'acquisto. Quattro poli correranno probabilmente alle prossime elezioni, e tre di questi potrebbero lavorare per la cacciata dal paradiso parlamentare dell'intruso che ha imperversato negli ultimi 14 anni nello scenario politico italiano, inquinando e incattivendo il confronto fra avversari, che fino a quel momento non era personalistico ma si sviluppava s basi idealistiche, su diversi modi di vedere la politica e la gestione della cosa pubblica.Ce lo togleiremo finalmente di torno???