Fabrizio Canonero era morto il 29 febbraio scorso, padre di un bimbo di quattro anni e orfano del padre che lo lasciņ quando lui era piccolo, morto sul lavoro, proprio come lui. La storia tristemente si ripete, Il figlio che vuole seguire le orme del padre, mitizzato e amato, perduto troppo presto. Ma la morte č inclemente e colpisce senza tregua, soprattutto quella morte che opera nei cantieri, nelle fabbriche, nelle case (ricordo che alle statisctiche dei morti sul lavoro non sono mai aggiunti i numeri delle casalinghe morte negli incidenti domestici...).Oggi a Molfetta la morte ha mietuto altre quattro vittime; stavano lavorando alla pulizia di un'autocisterna gli operai uccisi dalle esalazioni di zolfo nell'area officina della "Truckcenter" , un'azienda specializzata nell'area industriale di Molfetta. Fra i morti ci sarebbe anche il titolare dell'azienda, oltre a tre operai e un'altro che č in condizioni gravissime. Un sesto operaio sembra fuori pericolo. Il lavoro miete vittime, sono 180 dall'inizio del 2008, una cifra enorme, che dovrebbe far riflettere e dovrebbe spingere i politici a non fare demagogia, a non cercare voti promettando sogni, ma a risolvere un problema che elimina ogni anno 1300 persone.
Morte&lavoro.
Fabrizio Canonero era morto il 29 febbraio scorso, padre di un bimbo di quattro anni e orfano del padre che lo lasciņ quando lui era piccolo, morto sul lavoro, proprio come lui. La storia tristemente si ripete, Il figlio che vuole seguire le orme del padre, mitizzato e amato, perduto troppo presto. Ma la morte č inclemente e colpisce senza tregua, soprattutto quella morte che opera nei cantieri, nelle fabbriche, nelle case (ricordo che alle statisctiche dei morti sul lavoro non sono mai aggiunti i numeri delle casalinghe morte negli incidenti domestici...).Oggi a Molfetta la morte ha mietuto altre quattro vittime; stavano lavorando alla pulizia di un'autocisterna gli operai uccisi dalle esalazioni di zolfo nell'area officina della "Truckcenter" , un'azienda specializzata nell'area industriale di Molfetta. Fra i morti ci sarebbe anche il titolare dell'azienda, oltre a tre operai e un'altro che č in condizioni gravissime. Un sesto operaio sembra fuori pericolo. Il lavoro miete vittime, sono 180 dall'inizio del 2008, una cifra enorme, che dovrebbe far riflettere e dovrebbe spingere i politici a non fare demagogia, a non cercare voti promettando sogni, ma a risolvere un problema che elimina ogni anno 1300 persone.