Frammenti di...

Vogliamo davvero un ministro terrorista?


"I lombardi non hanno mai tirato fuori i fucili ma per farlo c'è sempre la prima volta". Era l'estate del 2007, un fine agosto, tutti, alle parole di Bossi, che invocava la lotta armata contro Roma, si sdegnarono ma poi quelle frasi caddero, come di solito accade per la politica, nel dimenticatoio. (Chi avesse dimenticato l'episodio legga qui).Ma Bossi, evidentemente, colorisce troppo il suo linguaggio, tanto da far pensare che le sue non sono solo provocazioni verbali, ma pensieri seri. Dillo oggi, ripetilo domani e va a finire che qualche lumbard imbraccerà davvero i fucili, seguendo i consigli terroristici del Senatur. Non bisogna scherzarci su, evocare la rivolta armata dicendo "se necessario imbracceremo i fucili contro la canaglia centralista romana", non è una semplice boutade in chiave elettoralistica, non si tratta di campagna elettorale, ma di atteggiamento irresponsabile da parte di un uomo politico molto seguito al nord. Sinceramente credo che, al di là delle convinzioni personali di ognuno di noi, una persona intelligente non dovrebbe accettare questi toni. All'indomani del "Vday" il direttore del tg2 Mazza lanciò l'allarme, disse, più o meno "che succederebbe se un brutto giorno, qualcuno, dopo aver ascoltato Grillo, premesse il grilletto?".E di Bossi, caro Mazza, e cari giornalisti tutti, che cosa ne dite? E poi, chi manda a quel paese i politici corrotti è un terrorista e chi invita i cittadini a imbracciare i fucili no?Chi vergognosamente grida "10, 100, 1000 Nassirya è un terrorista è chi invoca la lotta di Liberazione contro Roma no?Se fossi un Lombardo mi vergognerei di esserlo.