Frammenti di...

Schifani quereli anche Lirio Abate...!


Francamente non capisco le polemiche seguite all'intervista rilasciata da Marco Travaglio a Fabio Fazio durante la trasmissione che tempo che fa lo scorso 10 maggio, dove Travaglio aveva detto che il Presidente del Senato Schifani ha avuto amicizie mafiose. Aveva esordito rispondendo a questa domanda di Fazio "Quante querele hai ricevuto per questo libro?" e Travaglio "Zero perchè quelli che querelano non leggono libri".Il caso sta tutto qui. Travaglio ha maledettamente ragione perchè le accuse rivoltegli e la querela prontamente sporta da Schifani nei confronti di Travaglio per calunnia. Le frasi incriminate erano state pronunciate verso la fine della trasmissione da Travaglio che aveva citato il libro di Peter Gomez e Lirio Abbate "I complici", su tutte le reti di potere di Bernardo Provenzano in cui gli autori parlano delle amicizie avute da Schifani con "dei mafiosi", e della censura che i giornali e televisioni hanno operato nei confronti di questa notizia invisa alla destra e alla sinistra. Schifani non ha letto, evidentemente il libro di Peter Gomez e Lirio Abbate, in cui il suo nome viene citato in ben 12 pagine e associato a nomi quali Nino Mandalà, Benny D'Agostino, Giuseppe Lombardo...).Per la precisione Lirio Abbate è dopo l'uscita del libro è stato minacciato dalla mafia ed è stato trasferito dall'Ansa a Roma per un mese, costretto a vivere sotto scorta.  Schifani ed i suoi non hanno letto il libro, perchè altrimenti come querelano oggi Travaglio avrebbero dovuto querelare Abbate, minacciato dalla mafia...beh sarebbe stata una bella contraddizione no? O quantomeno una comunanza di vedute fra Schifani il querelatore e la Mafia minacciosa...Ma i libri hanno una diffusione molto scarsa, non di certo paragonabile al potere della tv che riesce a "colpire" m,ilioni di telespettatori al minuto. Insomma una notizia su un libro, letto peraltro da una nicchia di persone interessate all'argomento Mafia&Potere, non è pericolosa. La stessa notizia detta in Tv è da querelare. Notizie peraltro basate su documenti dei processi che hanno visto le condanne di contanti mafiosi, su intercettazioni telefoniche in cui tali mafiosi parlavano di vari politici e con vari politici...Ma la scure censoria della politica tutta, dal Pdl al Pd si è messa di traverso al giornalista che non segue le regole imposte dalla Casta, ed ha scatenato un putiferio intorno ad una notizia non filtrata. Come se i giornalisti in Italia, per legge dovessero, prima di dare una notizia (basata, ripeto, su documenti insindacabili), farla approvare dai politici...Questa signori si chiama censura, ed è di gran moda in tutti i regimi dittatoriali, ed anche in qualche falsa democrazia come la Russia di Putin (ora del fantoccio Medvedev, quindi sempre di Putin).Meditiamo oppure ci dobbiamo come al solito scannare con l'annosa questione comunisti/anticomunisti, berlusconiani/antiberlusconiani???Lo capiamo che la nostra classe politica si unisce in nome di interessi di Casta, per mantenere quindi la propria intoccabilità, invece che unirsi per il bene comune, e quindi di noi cittadini?Per onestà di cronaca, l'unico a dissociarsi da questo balzello di accuse a Travaglio è stato Di Pietro, che ha denunciato nel suo blog la strana comunanza di idee di Pd e Pdl su questa vicenda, come sull'indulto.