Frammenti di...

Forum regionale dei Movimenti per i Beni Comuni


La ricostruzione dal basso della sinistra italiana, intesa come movimenti spontanei di cittadini che si uniscono per difendere alcuni diritti lasciati all’abbandono dai partiti, sta iniziando a crescere e il territorio nazionale vede il fiorire di iniziative regionali volte alla difesa del proprio territorio, contro le grandi opere inutili e contro lo scempio delle risorse ambientali ed economiche. Questa è una delle prerogative del Patto Nazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso, a cui aderiscono tutti quei movimenti che operano territorialmente e si oppongono allo sperpero di denaro pubblico, che viene troppo spesso utilizzato per deturpare il territorio, sfruttare le risorse ambientali e modificare gli ecosistemi territoriali. Il 24 e 25 maggio a Riace (RC) si terrà un incontro del Patto di Mutuo Soccorso, dedicato soprattutto alle regioni del Sud ma aperto a tutti. L’incontro di Riace non vuole essere nazionale per la difficoltà logistica derivata dalla posizione decentrata di Riace e verranno quindi organizzati altri incontri al centro e al nord, proprio per rispondere all’esigenza di radicamento sul territorio dei movimenti che si spendono per i beni comuni.Proprio per l’organizzazione logistica si legge dal sito del Patto: “La nostra presenza dovrà essere “leggera” e compatibile con lo straordinario equilibrio di una realtà che nella Locride rappresenta una felice anomalia. Gli incontri del Patto di Mutuo Soccorso non sono mai solo momento assembleare ma anche uno sguardo diverso ai nostri consumi, al territorio che ci circonda; la vecchia politica si porta dietro comportamenti e modi di stare al mondo che non possiamo perpetuare, a cominciare dai piccoli gesti quotidiani: se sostenibilità significa anche essere autonomi e pensare a rifiuti zero ognuno può ad esempio attrezzarsi portando un piatto, un bicchiere e le posate...”.In questo quadro il prossimo fine settimana a Ferentillo, piccolo paese umbro vicino a Terni, si terrà il Forum Regionale dei Movimenti per i Beni Comuni, che vuole essere un momento di riflessione collettiva sulla situazione dei beni comuni in Umbria, quali acqua, aria, ambiente, energia. Una tre giorni che vuole racchiudere tutte le esperienze fatte dai vari movimenti regionali che da venti anni si battono per una migliore gestione della cosa pubblica, e per ribadire il diritto inalienabile alla pubblicità dei beni sopra citati. Movimenti che stanno coinvolgendo sempre più cittadini comuni che vogliono avere la certezza che beni come l’acqua, ad esempio, non siano oggetto di speculazione nel futuro prossimo venturo.