Frammenti di...

Bologna Pride 2008


Sono stato a Bologna. C'era il gay pride.Sono stato lì, ho aspettato i manifestanti in via dei mille, per giungere insieme a loro0 in piazza VIII agosto, arrivo del corteo pomeridiana. Facevo parte degli "eterosolidali", persone eterosessuali che vorrebbero riconosciuti gli stessi diritti a tutte/i, e che vorrebbero denunciare l'ondata omofobica da sempre esistente e con la destra al governo ancor più evidente.Ero lì con la mia ragazza per trascorrere una domenica tranquilla colorata e solidale.Il mondo glbt si è ritrovato a Bologna per manifestare la propria voglia di esistere e di essere riconosciuto come tale, non discriminato.In tv vengono spesso mostrate le immagini di transessuali e drug queen, a chiari scopi propagandistici volti a spettacolarizzare ( e stigmatizzare) una manifestazione composta, pacifica, colorata e dignitosa. C'erano loro e decine di migliaia di omosessuali. Sottolineo le parole di Vladimir Luxuria che dal palco di Piazza VIII agosto ha ringraziato tutti i presenti invitandoli a non dimenticare e ad aiutare tutti quegli omosessuali che per paura di essere "scoperti" da amici e famiglia, reprimono le loro pulsioni, si nascondono, rei di essere "diversi", destinati, nella nostra strampalata Italia, ad essere messi alla gogna. Una denuncia che dovrebbe far riflettere. E l'emergenza sicurezza tanto sbandierata dalla destra a fini elettoralistici colpisce anche il mondo omosessuale e trans con aggressioni continue spesso oscurate dalle cronache dei tg, che vedono una violenza inaudita di omofobici che scatenano le loro ire contro chi non vuol altro che essere rispettato per quello che è. Studenti e impiegati di banca, operatori ecologici e  manager,  politici e cittadini comuni, il popolo glbt è vario, ma unito nel chiedere libertà di amare.Ragazzi e ragazze normali, che diventano reietti se nel loro ambiente di vita svelano i propri orientamenti sessuali. Nel 2008 non è più possibile discriminare una persona per il colore della sua pelle, per l'etnia di appartenenza, per la religione praticata, per il proprio orientamento sessuale.Sono eterosolidale.