Frammenti di...

8 luglio: la prima.


Questi ultimi anni di politica italiana hanno mostrato la vocazione di piazza della sinistra e la sua incapacità, una volta raggiunto il governo, di governare il Paese.Oggi parte della sinistra scende in piazza contro le leggi canaglia che quel buontempone del Berluska sta facendosi per preservare sé e i suoi fedeli amici. Non c'è affatto da stupirsi se il governo di destra, dopo aver sbaragliato la sinistra tutta, e ridicolizzato lo slogan veltroniano "si può fare" (il botto), sia tornato ad operare per il bene dei suoi esponenti. E non mi meraviglia nemmeno l'elettore medio che è ancora caduto nel tranello tesogli dal nanostatista (nano, questa volta, non per la statura...).Ciò che mi fa orrore è l'assenza dalla manifestazione di oggi dei partiti di sinistra. Dal Pd ai partiti della fu "Sinistra Arcobaleno", tutti spaventati dal Tonino nazionale, del quale non amano il "giustizialismo" non per puro amore garantista (magari fosse così!) ma per paura di vedere crescere i consensi di chi  si è fatto portavoce di alcune richieste dei cittadini comuni quali quelle di non vedere in parlamento condannati ed indagati. Il Pd attacca direttamente Grillo (che sarà in videoconferenza a Piazza Navona), per gli attacchi a Napolitano reo, secondo il comico genovese, di essere caduto nella trappola berlusconiana.il Pd attacca anche il suo alleato Di Pietro ancora per quel "magnaccia" rivolto al Presdelcons sulla vicenda intercettazioni.Walter Veltroni ribadisce la sua distanza dall'iniziativa. «Un'opposizione che dice magnaccia, che solletica l'indignazione ma non fa politica, è un regalo a Berlusconi. Noi siamo diversi: e questa differenza si deve vedere».Infatti, Veltroni caro, però non siete diversi, siete accosciati e conniventi...