Frammenti di...

Puttane puttanieri e magnaccia.


Fa discutere il DDL contro la prostituzione che il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna insieme ai colleghi della Giustizia e dell'Interno, Alfano e Maroni hanno presentato. Stesse sanzioni per chi si prostituisce in strada e per i clienti. E i magnaccia? Gli sfruttatori di ragazze che sono segregate e costrette a prostituirsi? Beh per strada sarebbero abbastanza tracciabili, si potrebbe risalire a loro, ma, evidentemente, non li s vuole perseguire, puntando ancora una volta il dito e la legge contro chi viene sfruttato, le prostitute. Finalmente si colpiscono i clienti, ma vietare la prostituzione in strada non è la soluzione. Il Ministro dice "mi rendo conto che è fenomeno che esiste e che purtroppo non può essere debellato, come la droga". E allora perchè non regolamentare il fenomeno, invece di introdurre nuove punizioni che non solo non tutelano le prostitute sfruttate, ma spingono i "magnaccia" a rinchiuderle dentro gli appartamenti. Un DDL che, quindi, è un bluff: è fatto solo per dare fumo negli occhi, per "il decoro urbano" e non si cura di estirpare lo sfruttamento delle prostitute. Previste pene per chi sfrutta i minori, ma le ragazze maggiorenni? Sono invisibili, evidentemente. A giovarsi di questo provvedimento saranno, quindi, i "magnaccia", gli aguzzini che segregano le ragazze (e i ragazzi, i trans, etc) chiudendole in appartamenti, più o meno noti alle forze dell'ordine, dove il controllo è ridotto a zero. Un attacco, quindi, non contro gli sfruttatori, ma contro gli sfruttati. Tutto sull'onda dell'"occhio non vede, cuore non duole". Certo, perchè se non ci sono più "puttane" per strada, l'occhio dei benpensanti sta bene, ma non si pensa che queste "puttane" lavorano in ogni caso nella clandestinità degli appartamenti, senza tutele, senza diritti, soggette ad aguzzini che ne traggono grossi guadagni. E poi il Ministro Carfagna prova "orrore" per chi vende il proprio corpo (evidentemente riferendosi a chi sceglie la prostituzione volontariamente).Non ricorda, forse, che lei stessa, in altri termini, ha venduto il proprio corpo, con caledari e foto osè. E ci pensa Carla Corso, una delle fondatrici del Comitato dei diritti delle prostitute, a ricordarglielo; alle affermazioni del ministro Carfagna la Corso controbatte: "la signora ha usato il suo corpo per arrivare dove è arrivata, facendo calendari. Basta aprire internet per vedere le sue grazie".Dal 1958, anno della famigerataLegge Merlin che avrebbe voluto estirpare la prostituzione, quest'ultima è cresciuta, si è moltiplicata, diversificata, a spese di povere ragazze, e a vantaggio di grossi maiali, che si ingrassano con il corpo altrui. Credo che la prostutuzione vada REGOLAMENTATA. L'unico modo per abbattere la clandestinità è fare in modo che questa non ci sia, che la prostituzione non possa essere un business per pochi, ma una scelta consapevole di chi decide di vendere il proprio corpo.