Frammenti di...

Perché la ricostruzione non la facciamo con i soldi del PONTE?


Il nostro Presidente del Consiglio ha capito che può sfruttare la tragedia del terremoto alla grande.E' stato a L'Aquila e dintorni molte volte dall'inizio del sisma, ci tornerà il 25 aprile (e anche questa è davvero buona...) e ci vuole dirottare il G8, inizialmente previsto in Sardegna.Oltre alla motivazione che i grandi della terra potrebbero aiutare i terremotati, Berlusconi dice che si eviterà il rischio no-global ma, soprattutto, si risparmieranno 220 milioni di euro.O, quale moralità, risparmiare 220 milioni di euro.PECCATO che per non far cadere il governo SILVIO abbia ceduto alla Lega sulla data del Referendum elettorale, e non accorpandolo alle Europee, si siano bruciati 400 MILIONI di EURO.Per non parlare del PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, che costerà, secondo le prime stime (che nella Pubblica amministrazione sono sempre molto disattese, in peggio) 7 MILIARDI DI EURO.La ricostruzione in Abruzzo costerà circa 8-10 MILARDI di euro (sempre secondo stime ottimistiche).Con l'aiuto della matematica si capisce che se si abbandonasse (o accantonasse) l'idea PONTE, i terremotati avrebbero già trovato i soldi per la ricostruzione delle loro case.Ma il Berlusconi è un megalomane, vuole passare alla storia come "L'uomo del PONTE", e mai e poi mai abbandonerà l'idea di fare il PONTE sullo stretto.Ecco allora perchè chiama i grandi del mondo a raccolta a L'Aquila, per fargli sganciare i soldi, per appellarsi alla solidarietà sociale non solo degli italiani ma di tutto il mondo.Io dico NO al ponte, SI al dirottamento dei 7 MILIARDI destinati al ponte verso la ricostruzione in Abruzzo.