Frammenti di...

MASSACRI AFGANI


Che in Afghanistan non ci sia una missione di pace ma di occupazione militare da parte delle forze alleate è ormai chiaro a tutti. Solo i vertici dei vari stati, tra cui Italia e Usa, sembrano non accorgersi di essere a capo di una guerra contro il terrorismo insensata quanto deleteria alle popolazioni che si vorrebbe far credere liberate. E solo i sostenitori della guerra di tutti i paesi alleati sono ancora convinti della bontà dell'azione militare.Sta di fatto che del sedicente terrorista Bin Laden non c'è traccia, nè in Iraq nè in Afghanistan i nostri militari, quelli statunitensi, francesi, inglesi etc. hanno scovato il pericoloso quanto fantomatico terroirista.Ogni tanto però, i nostri militari in missione di "pace", così come quelli statunitensi, colpiscono obiettivi altamente pericolosi.Domenica scorsa i soldati Italiani hanno ucciso una bambina di 13 anni che viaggiava a bordo di una macchina con lo zio. La macchina non si è fermata all'alt dei militari che volevano fare dei controlli, e hanno sparato.La vicenda sembra la fotocopia di quella successa quattro anni fa in Iraq dove gli americani uccisero Nicola Calipari, che aveva appena liberato la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena.E' di oggi la notizia di un massacro compiuto dalle truppe statunitensi ai danni di oltre cento residenti civili di un villaggio afgano, raso al suolo.Non possono chiamarsi errori questi massacri o uccisioni indiscriminate. Il giusto nome è GUERRA. E l'Italia non può fare la guerra, per Costituzione (Art. 11 "L'italia ripudia la guerra"), una Costituzione che però è vilipesa ogni giorno dalle missioni all'estero e da politici corrotti che per conquistare qualche seggio si macchiano di crimini efferati. IO RIPUDIO LA GUERRA. L'ITALIA E' IN GUERRA NON IN MIO NOME.