Frammenti di...

Berlusconi lascia a terra l'Abruzzo.


E' andato molte volte in Abruzzo nel mese post-terremoto. Fotografie, fimati, promesse, al grido di "LO STATO C'E'". Seguito a ruota da molti leader di partiti politici, Berlusconi ha fatto la primadonna, andando anche a celebrare il 25 aprile ad Onna il paese simbolo del sisma raso al suolo quasi completamente con 40 cittadini morti."Ricostruzione in sei mesi", "Tutti fuori dalle tende entro l'estate", e affermazioni simili hanno accompagnato le passerelle del premier in terra abruzzese.Dopo il Consiglio dei ministri straordinario del 23 aprile, Berlusconi e Tremonti avevano annunciato uno stanziamento di 8 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo: 1,5 per le spese correnti e 6,5 in conto capitale. A leggere il decreto 39, si scopre che lo stanziamento è molto inferiore, 5,8 miliardi, ed è spalmato tra il 2009 e il 2032. Berlusconi si vanta di non aver messo le mani nelle tasche degli italiani ma non è vero. Innanzitutto le innumerevoli campagne di sensibilizzazione per donare da 1 a 5 euro con i telefonini, una goccia nel mare ma che aiuta. Inoltre i soldi per la ricostruzione verranno dalle lotterie "gratta e vinci", Lotto e altre forme di gioco. Si gioca, sulla pelle dei terremotati; se gli Italiani non giocano quanto vuole il premier (circa 500 milioni di entrate previste entro 60 giorni dal 23 aprile), gli abruzzesi non avranno la casa ricostruita nei tempi stabiliti. Sarebbe colpa degli italiani che non si divertono, e non di Berlusconi?Altra cosa inquietante è che altre risorse, tra i 2 e i 4 miliardi di qui al 2013, dovranno essere attinte al Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, che dalla Finanziaria in poi è diventato un vero Pozzo di San Patrizio, dal quale il governo pompa denaro per ogni emergenza, senza che si capisca più qual è la sua vera dotazione strutturale.Praticamente toglie ai poveri per dare ai disperati!Nessuna misura di redistribuzione della ricchezza, nessuna "una tantum" dai redditi più alti e men che meno nessun aiuto dalle tasche dei parlamentari!A completare il gioco di prestigio contabile, non poteva mancare un colpo a effetto: altri fondi potranno essere reperiti grazie alle "maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, anche internazionale, derivanti da futuri provvedimenti legislativi". Insomma, entrate fantasma, di cui fra poco nessuno ricorderà l'esistenza.Inoltre i fondi per gli alloggi provvisori (casette di lamiera, legno o dio sa cosa) sarebbero 700 milioni per 13.000 alloggi. Di questi milioni solo 400 sono disponibili subito il resto l'anno prossimo. Pare evidente l'impossibilità di alloggiare tutti entro l'autunno. Altra assurdità sono i fondi destinati per la ricostruzione delle abitazioni. Limite massimo 150 mila euro (quindi di certo non il finanziamento del 100% dei lavori) di cui il contributo statale effettivo sarà pari solo a 50 mila euro. Altri 50 mila saranno concessi sotto forma di credito d'imposta (un risparmio su somme da versare in futuro, non una somma incassata oggi da chi ne ha bisogno) e altri 50 mila saranno erogati attraverso un mutuo agevolato, sempre a carico della famiglia che deve ricostruire, che dunque potrà farlo solo se ha già risparmi pre-esistenti.Una truffa totale, una propaganda becera, sulla pelle di persone disperate, di italiani che in buona fede danno il loro contributo. Fumo negli occhi. E intanto ci sono 7 miliardi di euro stanziati per fare il ponte sullo stretto di Messina. Un'opera faraonica voluta dal Berlusconi a cui non vuole rinunciare per niente al mondo. Vuole passare alla storia come "L'UOMO DEL PONTE".E io mi chiedo:Perché la ricostruzione non la facciamo con i soldi del PONTE?