Frammenti di...

Terni RESISTE


A Terni ha vinto il candidato del centrosinistra Leopoldo Di Girolamo. Inutile dire che sono felice, perchè vedere la mia città cadere nelle mani di chi non la conosce nemmeno sarebbe stato un triste strascico della difficile situazione nazionale.Le coalizioni di centrosinistra perdono molte amministrazioni comunali e provinciali. cinque anni fa i presidenti di provincia "rossi" erano 50 contro 9 del centrodestra. Oggi ci sono 34 a 28 comprese tre nuove provincie (Monza e Barletta-Andria-Trani al centrodestra e Fermo al centrosinistra.Per i comuni capoluogo se nel 2005 la situazione era di 25 a 5 per il centrosinistra, oggi ci sono 16 sindaci "rossi" e 14 "azzurri".A Terni la situazione è stata da subito difficile. Inchieste giudiziarie, chiacchiere, malcontento derivante da un difetto di comunicazione e da qualche errore ammesso dal sindaco uscente (che il 13 Giugno, nell'ultima uscita ufficiale con la fascia tricolore per la commemorazione della Liberazione della Città dal nazifascismo, aveva chiesto scusa epr gli errori umani commessi, in un discorso bellissimo, appassionato e commovente), hanno determinatouno scollamento della cittadinanza sia dal voto (al primo turno affluenza più bassa di 1,5%, ma soprattutto al ballottaggio al 60,7%), che dal sostenere un centrosinistra in crisi. Ma il vecchio detto "l'unione fa la forza" ha premiato Di Girolamo e sostenitori, fra cui, mi piace sottolinearlo, il più giovane consigliere comunale eletto, Jonathan Monti, che entra meritatamente a Palazzo Spada dalla porta principale; in barba a quelli che dicono che la sinistra non sa rinnovarsi!Quanto al passaggio di consegne fra Raffaelli e Di Girolamo, bellissimo è stato il momento il cui, di fronte alle telecamere di Tele Galileo il sindaco uscente, abbracciando il suo successore, visibilmente commosso ha liberato la tensione dichiarando "E' il giorno più bello della mia vita pubblica. Lascio ad un galantuomo. Grazie Terni". Tutto il centrosinistra unito contro più contendenti di cui il più accreditato era Baldassarre del Pdl. Un candidato calato dall'alto, un nome altisonante, ma che non conoscendo la città, non essendo nemmeno residente, non dimostrando quindi un attaccamento alla società civile ternana, non ha sfondato. Era un comunista, Baldassarre, poi passato nelle file dei socialisti e approdato poi alla corte di resilvio. Uno così a Terni non poteva starci e per fortuna dalle urne è uscito un risultato coerente.Il centrodestra poi era diviso, con l'Udc di Melasecche da solo, la cui controparte era la lista civica di Leo Venturi, un transfugo del Pd che ha strappato il 5% dei consensi, ottenendo comunque un buon risultato per una lista nata in pochi mesi.In ogni caso alla fine Terni RESISTE, non cede alle tentazioni populiste e neofasciste del Pdl e della Lega (partito che non ha nemmeno potuto presentare le sue liste perchè non ha raggiunto il numero minimo di firme necessarie!).E io non posso che augurare al nuovo sindaco e ai nuovi consiglieri (anche a quelli dell'opposizione) un buon lavoro!