Frammenti di...

Meritocrazia in mutande


Alessandro Robecchi, il manifesto, 28 giugno 2009La cosa tragica di Berlusconi è che persino come barzelletta nazionale arriva secondo. D'accordo il priapismo ultrasettantenne al potere resta esilarante. Ma la vera barzelletta italiana è un'altra. E' la famosa MERITOCRAZIA, invocata un giorno si e l'altro pure. Merito! Merito! Merito!E' il mantra nazionale, l'inno, la predica quotidiana. Poi, però, all'apparire del vero, cosa sia il merito in questo paese lo si vede al volo. Basta accompagnarsi a papi, andare a una festa, fare la ola, cantare in coro attarno al tavolo da pranzo "meno male che Silvio c'è" per arraffare un posto in tivù, una candidatura (dalle europee al consiglio comunale), un provino, un affaruccio, un appaltino.Ormai è evidente che sedendosi sulle ginocchia giuste (sempre quelle, peraltro) puoi ambire ad alti incarichi, finanche puoi diventare - come scrivono i giornali - "la lesbica del grande fratello", o ministra, o meteorina(!), o deputata. E più risulta evidente che ci si fa strada a colpi di favori, sviolinate, piaggeria, prestazioni hot, leccaculismo e più aumenta il volume della solfa: merito! Più merito! Viva il merito!Intanto vedi i telegiornali di papi e scopri la figlia del grande banchiere che passa la linea alla fignia del grande immobiliarista, che passa la linea al fglio del governatore di regione (peraltro indagato per corruzione).Non importa il ritornello continua: merito! Merito!E poi vedi i giovani imprenditori che si chiamano tutti come i vecchi imprenditori, cioè i papà ricchi, e non è un caso che battono le mani a Silvio proprio mentre indignati urlano: merito! Merito! Che diamie, ci vuole più merito in questo paese! E' con il merito che ci si fa strada!Se proprio non avete decine di signorine da presentare al Presidente, o il papà industriale o banchiere, o se non siete disposte avenire alle feste in Sardegna, o a smutandarvi a Palazzo Grazioli, o a censurare le notizie sgradite a papi, o a paragonarlo a Catilina, beh, provate con il merito. E' l'ultima spiaggia ma chissà, magari funziona!