Frammenti di...

CNR - Se questo è un Paese


La storia del posto fisso scaturita da una genialata di Tremonti, seguito a ruota da Berlusconi, entrambi desiderosi di riacquistare credibilità dopo crisi economiche e mignottocratiche, porta alla luce storie di precari a vita, che una vita non se la possono costruire.Mi ha colpito e mi da un'ulteriore spinta verso lidi migliori, la storia di Maria Grazia Di Certo, pubblicata oggi dal Corriere.41 anni ricercatrice del CNR figlia del precariato, senza una famiglia, senza una casa.Dopo 15 anni di co.co.co, co.co pro e menate varie, guadagna 1700 euro, ha un contratto a tempo determinato che non le consente quindi di avere un mutuo per comprarsi una casa.Famiglia? "Mediamente non ci si fa la fa­miglia con questo lavoro... statistica­mente è difficile farsela. Praticamen­te mi dedico al lavoro e continua a piacermi moltissimo".Io mi chiedo quale sia il senso. Un Paese che non riesce a garantire futuro alle proprie menti migliori, come fa a sopravvivere?Quale futuro per noi? (Non dico nemmeno per i figli, come si fa a farli senza poter garantire loro nulla?)