Molti nemici di internet, dei blog, del contatto mediato virtuale che si genera fra gli utenti del web, lanciano accuse alla rete che a loro avviso ucciderebbe anche i libri (oltre a giornali e relazioni interpersonali dirette).Ieri sera Barbara Summa, nota al mondo dei bloggher come mammasterdam, ha presentato il suo libro, statale 17, a Trento, presso rileggo, una piccola libreria nata dall'idea di voler dare uno spazio serale part time ai lettori che vogliano aquistare libri pagandoli la metà. Un posto piccolo, intimo pieno di qualità.E la presentazione è stata organizzata da tre ragazze, bloggher anch'esse, che con estrema passione hanno creato dal nulla un evento davvero ammirevole.Barbara è abruzzese, vive ad Amsterdam da molti anni, stava scrivendo que sto libro in olandese come guida turistico culinaria diretta ai suoi nuovi concittadini. Poi il terremoto, il viaggio nella sua terra d'origine, hanno fatto scattare in lei la voglia di riconvertire il libro in un racconto in italiano.Si è parlato inevitabilmente anche di terremoto, delle tante incongruenze che ci sono in quella che chiamano ricostruzione. Si è fatta quindi anche politica, ma in un clima sereno, in una serata da ripetere.Internet ha mosso Barbara a scrivere un libro cartaceo. Internet ha permesso questo evento. Con la complicità, fondamentale, di organizzatrici e dell'autrice.Se il web viene usato così, i libri non moriranno mai.
Internet non ucciderà i libri
Molti nemici di internet, dei blog, del contatto mediato virtuale che si genera fra gli utenti del web, lanciano accuse alla rete che a loro avviso ucciderebbe anche i libri (oltre a giornali e relazioni interpersonali dirette).Ieri sera Barbara Summa, nota al mondo dei bloggher come mammasterdam, ha presentato il suo libro, statale 17, a Trento, presso rileggo, una piccola libreria nata dall'idea di voler dare uno spazio serale part time ai lettori che vogliano aquistare libri pagandoli la metà. Un posto piccolo, intimo pieno di qualità.E la presentazione è stata organizzata da tre ragazze, bloggher anch'esse, che con estrema passione hanno creato dal nulla un evento davvero ammirevole.Barbara è abruzzese, vive ad Amsterdam da molti anni, stava scrivendo que sto libro in olandese come guida turistico culinaria diretta ai suoi nuovi concittadini. Poi il terremoto, il viaggio nella sua terra d'origine, hanno fatto scattare in lei la voglia di riconvertire il libro in un racconto in italiano.Si è parlato inevitabilmente anche di terremoto, delle tante incongruenze che ci sono in quella che chiamano ricostruzione. Si è fatta quindi anche politica, ma in un clima sereno, in una serata da ripetere.Internet ha mosso Barbara a scrivere un libro cartaceo. Internet ha permesso questo evento. Con la complicità, fondamentale, di organizzatrici e dell'autrice.Se il web viene usato così, i libri non moriranno mai.