Frammenti di...

Berlusconi scaricato anche in Europa.


Leggendo le dichiarazioni del Presidente del consiglio, sembrava che il nostro paese, in questi anni di governo Berlusconi, avesse acquisito prestigio internazionale. I teatrini con Bush e Putin ne erano la riprova. Inoltre in Italia, tutti i comunisti non lo amavano, lo volevano alla forca, c'era un serio rischio per la democrazia. Ma andando ieri a Bruxelles, tutto il prestigio internazionale dichiarato da Sua Emittenza, non era così evidente. Materia di dibattito era il caso Enel-Suez, e la scorrettezza della Francia che, con l'annuncio della fusione di Suez con Gdf, ha impedito la scalata di Enel. Tale azione del governo Francese in linea di principio va contro lo spirito europeo di libero mercato. Poteva essere quindi un successo da parte del Governo italiano, che avrebbe potuto ottenere i consensi di molti altri governi. Il Governo aveva chiesto a gran voce il summit, e Berlusconi era pronto a farsi paladino dei governi liberisti contro la Francia. Ma i leader degli altri paesi si sono ben guardati dal mettere il loro nome a fianco di quello del nostro Presidente del Consiglio. Egli ha lasciatio Bruxelles senza aver preso la parola, facendosi sbeffeggiare da Chirac (che si è atteggiato a trionfatore del vertice e si è perfino permesso di insultarlo indirettamente parlando di "osservatori superficiali e malintenzionati", di leader "che avrebbero bisogno di andare a scuola" e di "venditori ambulanti"). Berlusconi ha pure rinunciato alla conferenza stampa per spiegare almeno all'opinione pubblica europea le ragioni dell'Italia. Purtoppo, evidentemente anche a Bruxelles regnano i "comunisti". Questi hanno ipnotizzato anche il presidente della Commissione Barroso, esponente del PPE, che rispondendo a Berlusconi sul nucleare (che aveva tentato di trasformare il vertice fallimentare in un successo con la benedizione del nucleare da paret di tuti i paesi memmbi dicendo) ha dichiarato:"Berlusconi non è mai intervenuto. E' vero che alcuni governi guardano al nucleare di quarta generazione, ma non direi affatto che c'è consenso perché molti restano fermamente contrari. La conclusione è che in questo campo vige il principio di sussidiarietà: ognuno fa le scelte che preferisce".