Sabato 17 maggio alle 17,30 alla nuova sede della Pubblica Assistenza di Santa Croce sull'Arno (Via di Ripa-Largo Bonetti - Zona Palazzetto dello Sport) l'inaugurazione de "La stanza della memoria" di Romano Masoni.
Il programma: alle 17,30 il saluto del presidente, ricevimento amici, autorità e associazioni; alle 18,00 il prof. Nicola Micieli, critico d'arte, introdurrà l'opera di Masoni nella molteplicità dei linguaggi e dei materiali.
Secondo Theodor Adorno scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie.
A chi le chiedeva come fosse possibile fotografare tali atrocità, Margaret Bourke-Wite rispondeva: "Dovevo coprire la mia anima come un velo per fotografare... nessun tempo per pensare o interpretare... registrare adesso, riflettere poi...".
Davanti all'orrore la parola o si fa muta o urla sinistrata insieme ai corpi, mentre il Tempo di sospende. Si sospende.
Dopo Auschwitz, l'uomo ha di nuovo istituito il Tempo, ha riattivato l'umanità sospesa o cancellata con le parole e i segni: ha testimoniato e interpretato, ha rivendicato le ragioni della poesia e dell'arte anche in tempo di barbarie.
In questa stanza io ho depositato pietas, pensieri e memoria con le parole antiche e il canto dei poeti.
Poi ho aggiunto fotografie insidiose, incisioni e un dipinto grande "come un ospedale".
Romano Masoni
Inviato da: Betty Bastai
il 15/06/2009 alle 18:29
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il 29/09/2008 alle 16:31
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il 19/09/2008 alle 18:59
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il 18/05/2008 alle 11:38
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il 16/05/2008 alle 21:14