spighe di grano rosa

DOV è LA MIA SERATA?

Immancabile festino a casa di Miss Culetto d oro, che infatti allena le zone pelviche per tale occasione,attenzione sviluppi sensazionali nei prossimi giorni, mi sa.Insomma per il mercoledì si prospettava la mia serata con cena e quant altro(capisci a me),controindicazioni non se ne vedevano , infatti l imminente partenza dello statale avrebbe evitato imbarazzi e silenzi del dopo serata e fra sei mesi poi se ne parla!Era tutto perfetto insomma.Che cazzo , meglio di così c è solo la vita.Bè il mercoledì pomeriggio rimado il lavoro sacrificando il venerdì festivo, quindi alle 16 sto a casa.Nel piumone del mio letto alberga un demone,egli come mi vede mi avvolge colle sue spire sussurrandomi all orecchio che è presto, su fatti prima una bella dormita,di una oretta solamente così sarai in gran forma,No?Veramente io ero tornata presto per incioppinarmi alla grande per la mia serata ma in effetti sono in anticipo una ora di sonno, solo una.Cedo al demone insomma ma metto la sveglia.Naturlamente come suona la spengo e mi volto dall altra parte riprendendo a dormire.Mi sveglia alle 18 la telefonata dello statale che dice mi aspetta alle 20...A occhi chiusi striscio fuori dalle spire del demone del piumone e raggiungo il bagno dove seduta sul cesso mi ripeto che questa è la mia serata, coraggio.Il sentore che le cose non sarebbero andate come pensavo ce l ho quando seriamente penso di indossare i pantaloni perchè fa freddo,mai uscita senza gonna quando non lavoro,si vede sto proprio precipitata.Arrivo a casa dello statale sbadigliando a oltranza convincendomi che è la mia serata...Mentre lo statale si avvia in cucina io mi accomodo sul divano e bum!Mi addormento...Un nano-secondo di risveglio solo quando mi sento stendere un plaid addosso,penso confusamente che è la mia serata,adesso mi sveglio e bum! Mi addormento di nuovo..Quando mi sveglio il sole si sta riflettendo sul marmo del soggiorno della casa dello statale.E' tardi , mi sono giocata anche la domenica libera, il sole è alto ed è troppo tardi per andare al lavoro.Guardo lo statale che mi ha preparato la colazione, sconsolata, devo avere un aspetto tremendo gli occhi gonfi e la faccia desolata mi prendo la testa fra le mani e dico,volutamente a doppio senso,che non sono riuscita a fare nulla di quanto mi ero riproposta.Lo statale mi porge il caffè e scuotendo la testa mi rassicura che è statale da poco troppo tempo per non ricordarsi di come riduce il lavoro autonomo....