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L'AMBONE DI SAN GIULIO D'ORTA

Post n°18 pubblicato il 18 Giugno 2014 da ilibridellago
Foto di ilibridellago

E' stato pubblicato nel 2013 il libro di Piero De Gennaro e Angelo Marzi dal titolo: “L’Ambone di San Giulio d’Orta. Per una riconsiderazione”. La monografia di 150 pagine per i tipi di Trauben, corredata con le fotografie di Suor Maria Raphaela dell’Abbazia “Mater Ecclesiae” e di Giuseppina Boroni, è la terza dopo quelle edite nel 1955 di Beatrice Canestro Chiovenda e nel 1993 di Franca Franzosi e si concentra soprattutto sul significato che, come spiega il professor De Gennaro: “le  figurazioni dell'ambone dovevano avere per i pellegrini che,  nel XII secolo, raggiungevano la chiesa sull'Isola, un significato che presto andò smarrito, come se fosse  espresso in un linguaggio ormai sconosciuto”. Definito dal sindaco Cesare Natale “perla nera incastonata nel centro spirituale del lago d’Orta”, l’Ambone fu realizzato, nella prima metà del XII secolo quando era vescovo a Novara Litifredo, in serpentino d’Oira, “pietra dalla consistenza tenera e lavorabile”, che veniva estratto nella cava distante solo pochi chilometri, via lago, dall’isola. Il volume è suddiviso in quattro parti, la prima, “La storia della ricezione”, approfondisce le interpretazioni del passato presentando i dubbi di fine millennio, la seconda,  “Per una riconsiderazione”, rivede in modo attento e particolareggiato i personaggi e i simboli scolpiti. Seguono un’appendice molto ricca e 35 immagini dell’Ambone. Sicuramente la notizia che ha maggiormente interessato il pubblico è stata la conferma che la figura dell’abate non raffigura Guglielmo da Volpiano, come da sempre gli ortesi  credevano. “Quella figura è il prototipo del pellegrino – afferma De Gennaro – è ciascun uomo che si sente protetto tra i Vangeli. La lettura di tutta la simbologia dell’Ambone porta ad un discorso legato alla salvezza e alla rassicurazione”. Molto interessante la “ricostruzione del paesaggio dell’isola da San Giulio del sec. XII” eseguita da Angelo Marzi.

Tratto dal Settimanale Eco Risveglio

 
 
 
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