anch'io

TUTTI I SANTI LUNEDì E VENERDì- 3


Ecco... Ody mi ha dato uno spunto nel commento al post precedente!ABBIGLIAMENTO DI SCENA.Dicasi abbigliamento di scena un ammasso di stoffe, variopinte e piene di trine, stracolme di polvere e consunte dal tempo, che si strappano ad ogni movimento, alle quali, ad ogni rappresentazione, vengono apportate piccole modifiche che permettono allo stesso abito di essere indossato da persone di "chilaggio" differente ;)Beh, questa è, per lo meno, la definizione degli abiti di scena da me finora indossati. Nei grandi teatri, con cast importanti e fondi che consentono di non badare a spese, non è così.I nostri abiti, sono sì quelli di grandi teatri, ma ormai dismessi da anni e acquisiti dalle organizzazioni come quella di cui ormai faccio parte da un po' di anni.In scena, però, fanno il loro effetto eh eh Nell'estate 2012, alle prese con il ruolo di Despina, mi sono ritrovata, come spesso accade, ad attaccare bottoni scomparsi, a fare piccole modifiche (io che non so cucire...) e a stirare costumi e lì...... il fattaccio.Mi metto lì, in una sorta di camerino allestito con un tendone in un giardino (lo spettacolo era all'aperto) a stirare qualche costume stazzonato dall'uso e dal trasposrto visto che, avendo già debuttato nello spettacolo di 2 giorni prima, avrei fatto solo la comparsa.Dopo due  divise da soldato cariche di mostrine e trine che solo a vederle ti veniva un caldo boia, mi accingo a stirare il vestito di Fiordiligi (aspettate che cerco la foto ;)). Mi accorgo che il vestito è un velo impalpabile di non so quale stoffa non meglio definita e, di sicuro NON antincendio e spengo il ferro. Attendo qualche minuto e lo avvicino all'abito per stirarlo e...... WAM! un buco nel vestito!!!!Un buco semicircolare il cui diametro non misurava meno di 10 cm........ ma non avevo nemmeno poggiato il ferro! (ecco... se scoppia un incendio in teatro e tu indossi quel vestito, sei fritto! anzi, sei arrosto!)Oddio... e ora chi la sente la signora?Mi armo di ago e filo e cerco di chiudere il buco alla meglio camuffandolo tra le pieghe del vestito stesso, ma......... niente. È sempre là......AiutooooooooooAcchiappo al volo Davide un collega baritono che ha le mani d'oro e che già stava svolgendo un altro compito al fine di creare un sipario per questo "teatro" improvvisato all'aperto. Davide, aiutami, ti prego! e lui: Vai a fare quello che stavo facendo io e io sistemo il vestito.Per poco non gli bacio le mani! grazie, Davide!E vado a compiere ciò che lui stava facendo.La signora mi vede e le dico che Davide sta facendo "altro".Tutto ok finché la signora non comincia a cercare Davide.Davideee!Davideeeeee! ma che sta facendo Davide?Insomma.... lo cerca  e... lo trova alle prese col mio buco!Sapendo che i vestiti li stavo stirando io, la signora ha fatto 2+2 e ha detto: sei stata tu?e io: ehm... s... ss.. si.Ma non sai che certi abiti vanno stirati a rovescio e con un panno umido sopra? e io... ehm... sssi.... ma.... non ho neppuro toccato il vestito col ferro!!!Mi aspettavo un cazziatone con 3 Z, ma invece è finita lì, per fortuna. E grazie a Davide il vestito è stato regolarmente indossato e... non si vedeva nulla! :)Il vestito in questione è quello a destra :)
P.S. e per non dimenticare come ho fatto stavolta, lunedì prossimo, prendendo spunto da artemisia, parlerò anch'io della valigia ;)