fattore c

sogni vissuti


Poso le mani su un vecchio tavolo scuro e rugoso, le mani scivolano così da riversarmi con il volto sul vissuto legno.Gli occhi si chiudono nel rispetto della vetustà ed ascolto.Ascolto e raccolgo più che posso quel che dentro fugge e non vuole risposte. Un tempo ero la vivacità del mio passo, la gioia dell'ignoto, ero tutto in un sol boccone senza rammarico, e forse avvicinandomi allo specchio non avevo paura.