Il Milieu

Interventi sporadici, seppur intensivi, stanno lentamente riportando in vita un tesoro che fino a un paio di anni fa versava in uno stato di apparentemente irreversibile abbandono: le opere idrauliche atte ad agevolare la navigazione fluviale tra Cornate d’Adda (MI) e Paderno d’Adda (LC), il cui perfezionamento è dovuto al genio indefesso di Leonardo da Vinci.

Il sistema di chiuse, necessario per consentire alle imbarcazioni di superare indenni il rapido dislivello che il fiume Adda presenta nel sopraccitato tratto del suo corso, fu costruito a partire dal XIV secolo e di lì resistette fino a quando il trasporto merci non si spostò dapprima su rotaia, quindi su gomma. Fu perciò con il XX secolo che questa ingegnosa opera, persa la sua utilità, subì un destino di incuria e degrado fatto di crescita arborea incontrollata e sacchi di spazzatura. Ora però, come si accennava in apertura, pare che la situazione si stia evolvendo verso una riqualificazione dell’opera le cui immediate vicinanze già brulicano di podisti, cicloamatori e nuclei familiari che qui sembrano trovare un’area privilegiata per i loro pic-nic domenicali come per rilassanti pomeriggi da dedicare alla cura dell’abbronzatura o a brevi bagni nelle sempre fresche acque del fiume.

Il tutto è stato reso possibile dall’impegno economico delle istituzioni locali e della regione Lombardia nonché dalla "fondazione Carialo", o almeno così recitano i pannelli esplicativi montati con discreta frequenza lungo il percorso. Ora esiste una pavimentazione stradale migliore (non ancora buona, ma attendiamo fiduciosi), principalmente in sterrato; esiste un (non impegnativo) sentiero parallelo, ripristinato grazie alle cure del C.A.I.; esistono alcuni edifici (esistevano anche prima, ma se li era inghiottiti la boscaglia…) che sono stati messi in sicurezza ed adibiti a destinazioni d’uso consone ad un "ecomuseo" (quindi una sede, un bar e… l’inevitabile toilette). Ma esistono soprattutto loro, le chiuse, scolmate dai rovi e dagli arbusti selvatici che le avevano abbondantemente ricoperte negli ultimi anni. Esiste il sole, fino a pochi anni fa esule forzato a causa del sempre più fitto ed incontrollato intrico della vegetazione. Ora si attendono il ritorno delle acque del fiume e, chissà, di qualche piccola imbarcazione.

Ale