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Sì, viaggiare...ma nel modo giusto!

Post n°9 pubblicato il 05 Agosto 2007 da nice_eva
 

Anche quest'anno è arrivata l'estate e con lei le tanto sognate vacanze...quelle per cui si lavora un anno intero; quelle che si iniziano a programmare mentre si gusta l'uovo di Pasqua; quelle che muovono una delle principali voci dell'economia italiana... le vacanze!

Ebbene, anche le vacanze possono essere vissute in modo più responsabile e attento senza rinunciare a rilassarsi, divertirsi, risparmiare; a servizi di ogni tipo e alla possibilità di vivere esperienze uniche. Negli ultimi anni si sono coniati molti termini per definire un turismo di questo tipo: ecoturismo, turismo sostenibile, turismo responsabile, etc. Diverse conferenze nazionali e mondiali si sono occuapate di questo tema: Lanzarote 1995, Montreal 1996, Manila 1997, Santiago del Cile 1999. Ma come mai tutta questa attenzione?
Aldilà dei benefici che ognuno di noi riceve dal passare le vacanze nel luogo e nel modo che più ci piace e dei riscontri positivi per l'economia locale; non sempre si tiene conto degli alti costi che i nostri spostamenti, atteggiamenti, comportamenti hanno sul luogo che andiamo a visitare.
Innanzitutto pensiamo ad alcune delle nostre piccole località di mare o montagna che normalmente contato qualche centinaia o poche migliaia di abitanti e che nei mesi estivi si vedono invase da orde di turisti che affollano strade, case, alberghi, spiaggie, rifugi... con relativo sovraccarico di strade, acquedotti, fognature, etc. Non si tratta di impatti di poco conto!
Altri esempi di impatti del cosiddetto turismo di massa riguardano, ad esempio, i viaggi all'estero, in particolare in Paesi in via di sviluppo, le cui comunità locali si trovano spiazzate dagli stravolgimenti causati dalla crescita di villaggi turistici e altre strutture ricettive, senza però vederne un ritorno economico.
Le implicazioni negative del turismo, soprattutto a scala globale sono moltissime e riguardano non solo le popolazioni locali e il territorio, ma anche l'ambiente e gli ecosistemi. Da qui nasce l'esigenza di applicare l'ottica dello sviluppo sostenibile anche alle attività del turismo, un impegno che riguarda sia le strutture ricettive che i visitatori. Le prime si dovrebbero attrezzare per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale (sono numerosissimi i marchi che certificano la qualità di alberghi, campeggi, villaggi..) nonché "riconoscere la centralità delle comunità locali e il loro diritto a partecipare dello sviluppo turistico del proprio territorio". I secondi dovrebbero a loro volta divenire più sensibili nell'organizzare i propri viaggi cercando di entrare in contatto con le culture del luogo con rispetto e interesse; scegliendo agenzie e strutture certificate; aderendo ad associazioni no-profit impegnate in questo frangente...
Insomma le possibilità per impegnarsi sono molte, i benefici che ne derivano sono altrettanto numerosi, primo fra tutti la possibilità di vivere delle vacanze autentiche, delle esperienze coinvolgenti senza per forza abbandonare la cara camera d'albergo o l'amato ombrellone.
Ecco dove trovare qualche informazione in più:
www.aitr.org
www.ecolabel.it
www.legambienteturismo.it
www.ecoturismo-italia.it
A questo punto... BUONE VACANZE SOSTENIBILI A TUTTI!!!!

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GEOBLOGGERS: SAMU, ALE E EVA

Ciao!Sono Eva, ho 22 anni e sono un’aspirante geografa. Non è semplice spiegare cosa significa studiare geografia e di cosa mi occuperò in un futuro non così lontano…ma col tempo spero di farvi apprezzare tutti gli aspetti più interessanti (e non sono pochi) di questa disciplina. Per ora vi basti sapere che per inseguire il mio sogno (aiuto che parolone) ho lasciato il mio tranquillo paesino tra le colline comasche per approdare a Torino, sede di una delle scuole di pensiero geografico più importanti perlomeno a livello nazionale.

Alessandro, milite esente, bella presenza (?), 22 anni (ma a Pasqua saranno 23), studente di "Scienze umane dell’ambiente del territorio e del paesaggio" (c’è una virgola in questo lungo nome: mettetela dove meglio credete e vi faremo sapere se avete ragione). Tutto questo sbrodolio per dirvi che non ho un curriculum articolato come quello del mio collega, ma mi sto attrezzando per recuperare. Tra i due dovrei essere quello specializzato sul turismo. Ma il mio master lo otterrò solo dopo essere tornato dal week-end a Barcelona...

Ciao, mi chiamo Samuele e sono uno studente 22enne come il mio socio qui sopra. Studio e lavoro in campo ambientale e più precisamente nell'ampio spettro dello sviluppo sostenibile. Mi auguro troviate di vostro interesse questo nostro spazio, un po' ambientale, un po' turistico, un po' di costume, un po' culturale, un po' inutile, un po' fondamentale, un po' finestra sul mondo, un po' irriverente, un po' azzardato. Il milieu? Titolo pretenzioso, ma ci piacciono le cose in grande stile!

 

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