Stanchi e freddi
sicuramente soli
Fra le nostre tasche
Celeremo L’ invito
Macabro dono
Che ogni madre regala
Fra le urla del parto
Al figlio che nasce
Saremo persi
Lucidamente vivi
Reclusi…
L’infinito è vuoto
Per la festa dei morti
Spegneranno i sensi
Nudi saremo dal sangue
E Fredda materia
Non più polvere
di legno di cedro
E ricordi di pioggia
Nei riflessi di vita
Solo silenzio
Ade
Io
E la vita eterna
il_miranda
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« bicicletta con giú la catena |
ero in attesa della tua chiamata....perchè per me tu sei la mia educatrice
passarono gnomi dentro nel bosco
correvano e saltavano felici...
quel maledetto gusto del miele che brucia la gola
in attesa di essere identificato cercai di farmi amici
....... non mi hai piu cercato...
ero in fila per la minestra calda
in fila con altri orfani
odio la minestra e la fila
non sei piu arrivata.... eppure esisti
sei li che mi guardi dalla finestra e mi lasci partire
non so dove andare.... non ho una meta...
e mi saluti... e mi sorridi...
ho paura della solitudine....ma tu scompari..
svanita nella foschia... del freddo inverno...
sei fredda piatta.... il terrore
Ricordo ancora l'ultima telefonata..."fingi che io sia con te"
Ok.... rimango qua.... in questa immensa vuota libertà..
niente è più forte del nulla.... spegne ogni cosa....cancella il tempo....
ogni fiore dovrebbe morire nel proprio giardino
fiori recisi... angoli morti... bui...
"amore"
"dimmi..."
"non ti capirò mai"
"non fa nulla...."
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Inviato da: cassetta2
il 15/10/2020 alle 09:46
Inviato da: scampipercena77
il 01/02/2016 alle 12:27
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il 17/11/2013 alle 18:03
Inviato da: il_miranda_defunto
il 17/11/2013 alle 17:56
Inviato da: Circe70
il 17/11/2013 alle 17:53