Paura. Di te.
Amarti
È il rischio più alto.
Ti ho, quella di oggi;
ormai ti conosco, penetro
in labirinti, facili
grazie a te, alla tua mano.
E miei ora, si.
Però tu sei
il tuo stesso più oltre,
come la luce e il mondo:
giorni, notti, estati,
inverni che si succedono.
Fatalmente, ti trasformi,
e sei sempre tu,
nel tuo stesso mutamento,
con la fedeltà
costante del mutare.
Dimmi, potrò io vivere
In quegli altri climi,
o futuri, o luci
che stai elaborando,
come il frutto il suo succo,
per un domani tuo?
O sarò appena qualcosa
nata per un giorno
Tuo (il mio, giorno eterno),
per una primavera
(in me fiorita sempre),
e non potrò più vivere
quando giungeranno
successive in te,
inevitabilmente,
le forze e i venti
nuovi, le altre luci,
che attendono già il momento
di essere, in te, la tua vita?
Pedro Salinas
Inviato da: darlinggg
il 06/01/2008 alle 11:07
Inviato da: darlinggg
il 04/01/2008 alle 10:58
Inviato da: breezy2007
il 27/12/2007 alle 23:54
Inviato da: momoaddio
il 27/10/2007 alle 00:18
Inviato da: breezy2007
il 24/10/2007 alle 23:44