Creato da vocevera il 31/03/2008

allo specchio

*

 

 

Amami

Post n°175 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da vocevera

 

Amami 

senza ritegno
come parola indecente e sussurrata...

Amami
come si ama l'inevitato
o un ultimo respiro,
senza chiederne il motivo
senza consolazione.


Amami 
come i pazzi folli d'amore,
non con la saggezza antica
di chi conserva inverni e guarigioni,
ma come gli uragani che violentano la terra.

Amami
disperdimi come sale e neve,
amami quando sono aquila lontana e carezzo le nuvole,
quando sono seme di terra rorida,
quando sono inverno.

Amami
non essere ombra diafana
diventa il mio tutto,
il mio capolavoro.

 

Mazzolini 

 

 
 
 

O

Post n°174 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da vocevera

A volte fa paura l'amore perché travolge la tua immagine come uno specchio. Specchio di cose perdute, specchio di cose trovate, specchio di cose indagate più dentro. Specchio di cambiamenti interiori che non puoi rifiutarti di compiere. In te vive l'immagine segreta di chi ami. Perché alla fine o si tratta di un sentimento -verità o di un abbaglio - bugia. Non c'è una via di mezzo per le stagioni interne. Non potrai non capirlo questo. Gli abbagli sfumano mentre si fanno chiare le luci. E se spegni le luci spegni te stessa. 
M. B.

 
 
 

()

Post n°173 pubblicato il 14 Ottobre 2012 da vocevera

     

 

«Un tizio va nello studio di un medico e gli dice: "Dottore, dottore, mi fa male quando faccio così" [muove la mano]. E il dottore dice: "E lei non lo faccia". Riflettici». (Dobel

 
 
 

o

Post n°172 pubblicato il 14 Ottobre 2012 da vocevera

 

"Nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è 
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione". 

 
 
 

...

Post n°171 pubblicato il 11 Ottobre 2012 da vocevera

«E tu vorrai sapere come riconoscerai l'unicità?
Perderai il sonno. Sconvolgerai i tuoi progetti. Vaneggerai proposte d'eternità, improvviserai dichiarazioni d'insana follia, avrai lo stomaco invaso da un'ansia innaturale. Metterai una croce al centro esatto di quel te che credevi di conoscere, mentre cadranno le cose che pensavi di sapere. Guiderai di fretta, in autostrada perché avrai bisogno di correre, di fendere l'aria con la mano fuori dal finestrino, di accendere una sigaretta, la radio, i sensi, di ascoltare musica trovandoci il suo nome, in tutta, senza sosta, infedele ai tuoi momenti per cause completamente estranee alla ragione. Lei ti agiterà gli eventi, butterà fuori gli attimi, turberà le tue gracili certezze, ridisegnerà i sospiri, i brividi e l'immaginazione, ti lascerà giocare l'anima con la notte, per perderla e sdraiarti sul vento e le sue lucciole. Lascerai che dorma dove vuole, che torni quando vuole, tanto saprai sempre dove va e quando torna quasi ti dispiacerà. Inventerai un colore nuovo per farla addormentare, le cullerai i pensieri coprendola con attenzioni leggere. Inizierai a spiare dietro le nuvole i suoi silenzi parlanti come se non t'importasse niente del cielo limpidissimo che hai sempre amato a dismisura, solo segnali onnipresenti nel desiderio che sale, che proverai a bloccare per poi cedere in un sospiro di benedetta e indecente liberazione. Sparirai, annullerai gli appuntamenti. Tutto quello che potrai avere non sarà quel che vuoi avere. Tutti ti vedranno ma tu non ci sarai più. E gli altri saranno troppo lontani per accorgersi di quanto tu sia vicino a lei soltanto, troppo vicino a lei, troppo lontano dal resto, senza mai fartene accorgere, riconoscerai un profumo mai sentito dentro la tua stanza. Affonderai le mani in una condizione interiore di bellezza totalizzante e ti perderai nel groviglio di una presenza semplice con l'illusione buona di potere finalmente sopravvivere ad un "per sempre"» M. B. 

 
 
 

"A volte le rette parallele stravolgono le regole e si incontrano nei sogni. Si spiegano la strada l'un l'altra e si trovano davvero". 

 

 

"Dopo aver fatto l'amore, dormiremo abbracciati.

La tua schiena contro il mio ventre.

E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie,

come delle mollette,

perché tu non possa volar via la notte.

Saremo come un'immagine in un libro di scienze:

un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo".

Grossman

 

 

 

You Touch me in many, many ways...

 

 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2023
Inviato da: cassetta2
il 09/11/2023 alle 14:28
 
so tornato a prendermi la colpa ;))
Inviato da: GianFrusaglia
il 23/03/2013 alle 19:05
 
è sempre colpa tua, anche quando non lo è ;)
Inviato da: vocevera
il 11/03/2013 alle 15:18
 
bene, almeno so che non è colpa mia ;))
Inviato da: GianFrusaglia
il 09/03/2013 alle 13:41
 
ecco, vedi, lo stai facendo... :P
Inviato da: vocevera
il 09/03/2013 alle 11:32
 
 

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