Affinché sia detto..

MA QUALE CRISI?

Ma quale crisi?

Non solo i generi di lusso non ne risentono, non solo gli industriali non producono attaccandosi al fumo dell’art. 18, non solo il sig. Monti non ha chiesto la patrimoniale a quei poveretti ai quali potrebbe mancare il caviale quotidiano, non solo le banche non vengono invitate a fare il loro dovere, non solo nessuno ha avuto il coraggio di approfondire l'origine di questa crisi perché tutti i governi si calano le braghe di fronte al denaro e quindi nessuno chiede la restituzione del maltolto ai colpevoli, non solo i partiti non rinunciano a quel colossale rimborso spese accapparrato con l’inganno, da rimborsare semmai a noi contribuenti e referendari, e comunque del tutto fuori luogo in questi momenti anche perché tanto non li votiamo più, non solo non sono previste mense sociali per gli affamati e ostelli per i sempre più frequenti senza tetto, ma abbiamo appreso con sconcerto la impellente necessità di stornare in tutta sordina 10 milioni di € di finanziamenti pubblici a favore di fondazioni come Liberal, Magna Carta, Craxi, De Gasperi e Gramsci!

Con tutto rispetto, queste fondazioni potrebbero intanto reggersi con contributi privati dei rispettivi partiti, cultori e simpatizzanti, ma in tempi come questi la gloria che vorrebbero perpetrare è un tale extra-lusso che i loro stessi protetti se uomini di coscienza non vorrebbero nemmeno accettare, anche perché i loro insegnamenti evidentemente non hanno fatto grande breccia in nessuno dei cuori che tanto li sostengono. Riposino quindi nella loro pace meritata, mentre noi subiamo una guerra finanziaria immeritata e originata ben altrove, dalla quale i suddetti protettori di tanta memoria si defilano poco coscienziosamente, ma con l’evidente consenso del censore dei ceti meno abbienti.

Davvero grazie!

Ma intanto le domande non muoiono:

- Se è vero che nella natura tutto è economia, vera e assoluta, e che ogni cosa si muove secondo  proprie regole specifiche, naturali e non certo meno scientifiche dei nostri calcolatori artificiali, urge sapere che cosa freni l’uomo a parlare finalmente con convinzione reale dell’economia  prioritaria dell’uomo e della persona rispetto a tutte le economie secondarie e virtuali, e in nome di quale cosa debba sempre ancora essere sacrificata, con sofferenze di ogni genere, e morti dietro ogni angolo, l’importanza primaria di ogni essere umano? A chi giova questo andazzo malefico in definitiva?

- Se è vero che le ideologie politiche, le monarchie e i sistemi governativi chiusi si sono dissolti di fronte ad un globale rapporto di produzione-consumo, urge sapere perché un tale rapporto debba essere pilotato solo dalle sfere di alto investimento e lucro, con gli scempi sotto gli occhi di tutti, invece di essere gestito a favore dell’uomo/persona e dell’ambiente, convertendo e regolando il tipo e la quantità di produzione per arginare i danni già provocati o comunque per non provocarne altri?

- Se è vero che gli attuali sistemi politico, economico, produttivo/consumistico e di sviluppo tecnologico, hanno un calcolabile limite intrinseco di espansione, e quindi di applicazione, per altro già raggiunto, urge sapere perché tutte le leve di comando continuino ad insistere su ulteriori giochi d’azzardo finanziari, industriali, tecnologici, invece di ridimensionarsi con indispensabile buonsenso a soluzioni strutturali e non più solo sovrastrutturali?

Potremmo essere noi quei posteri dell’ardua sentenza?

Mamma Ge