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Maschi e femmine...in amore
Maschi e femmine... in amore
Nell’ambito delle relazioni interpersonali l’amore è, comunemente inteso, una profonda sim-patia tra due persone secondo natura di sesso opposto, un reciproco afflato che le distingue dagli altri, l’unica possibilità per l’Io di uscire da se stesso perché compreso e accettato da un altro Io, un sentimento che va ben oltre il semplice orgasmo sessuale. L’amore come affettività è congenito nella specie e dovrebbe, per la sua gratificazione, stare alla base di tutte le relazioni umane.
Invece l’amore tra le persone è tutt’ora un enigma, tanto che la fondamentale incomprensione di esso comporta sofferenze, unioni infelici e figli abbandonati, con una finale condanna da parte della Chiesa per tutti i peccati impliciti in relazioni così disastrose.
In attesa che la scienza ci dia la formula della composizione chimica dell’amore nei suoi vari aspetti, per la sua comprensione possiamo aiutarci con la ‘tecnica del vero’, seconda la quale è possibile intanto osservarsi dentro onestamente, captare attraverso le espressioni comportamentali dell’altro la giusta rispondenza, voler discernere con onestà interiore e mentale le proprie reazioni emotive, valutarne tutte le conseguenze implicite in questa eventuale relazione e rispettare poi spazi e tempi reali; se lasciamo alla sensazione viscerale il compito di discernimento, in un attimo abbiamo una risposta vera, anche se in quel momento magari abbiamo gli ormoni in fase di facile accettazione. L’amore nasce appunto nella fisicità e dalla mente viene solo ‘recepito’; quando la mente, invece di ‘assistere’ al fenomeno amore, tenta di sostituirsi a sensazioni e sentimenti che sono vita, si finisce per non ‘percepire’ più l’amore, perché la mente non sa amare.
Si noterà comunque che molto prima di una implicazione sessuale avviene, e deve avvenire, una compenetrazione delle rispettive aree psicoviscerali di sottile valutazione, di selettiva accettazione o di rifiuto autoprotettivo; ciò avviene anche tra gli animali, sebbene per loro i risultati siano scontati; se non altro gli esseri umani usino queste facoltà per agire, o lasciarsi trasportare, dopo aver compreso e com-prese le conseguenze reali.
L’amore vero è quello che rientra nella natura e nella onesta economia della persona, e se ciò fosse onestamente riconosciuto, nessun atto contrario si compirebbe all’infuori della maturità di tempi reali, di premesse e condizioni adeguate. L’amore naturale così concepito non è mai peccato; il peccato invece sussiste nell’inganno, anche autoinganno, premeditato o volutamente tacitato, troppo frequentamente usato dalle persone irresponsabili o di flebile giudizio, quelle depravate e violente, e anche in quell’amore platonico che indugia morbosamente nella fantasia desiderosa di realtà.
Ci sono varie sfumature di amore: quello maturo e responsabile tra due persone di sesso opposto che si sono scelte per formare una famiglia, compagni di viaggio nella vita su cui poter contare, testimoni storici della nostra esistenza e cofautori della nostra discendenza; poi c’è quell’amore immaturo tra adolescenti che si lasciano trasportare o che per curiosità non vogliono contrastare le infatuazioni svolazzanti; c’è anche quello materno, paterno, filiale, fraterno, l’amicizia, e la ‘sintonia’ tra due persone.
L’amore, o meglio la simpatia, senza scontata implicazione sessuale, si potrebbe appunto chiamare ‘sintonia’; si tratta di un incontro spontaneo di ‘lunghezze d’onda’ che nasce dall’essenza globale della persona, anche all’improvviso e quindi non programmabile, né influenzabile; ci si può sentire in ‘sintonia’ con un’altra persona per uno o più motivi, per un tempo e spazio x, in qualunque momento e a qualunque condizione, perfino a distanza. Se compresa nella sua essenza, questa sintonia è paga di se stessa, e se condivisa si gratifica per essere riconosciuta e ricambiata nella parità e contemporaneità; nella sua pienezza può anche non desiderare un altro tipo di unione, anzi, ogni tentativo forzato di concretizzazione spegne l’entusiasmo genuino, così ogni forma di mediato intervento fisico o razionale ne cancella l’originalità; e ogni ritrosia ipocrita nel riconoscimento onesto ne travisa il senso e la purezza; presa come spunto per usi ad essa estranei ne cambia l’identità e rischia di smontarsi; così come comparsa può spegnersi. Questa ‘sintonia’ è invece una premessa indispensabile per l’amore vero naturale, in cui le rispettive ‘lunghezze d’onda’ devono rimanere a livello e fondersi reciprocamente.
La sintonia essenziale scaturisce più facilmente tra persone di sesso opposto, specie se originata da spinte ormonali; e per la presentazione quasi immediata di se stessa viene spesso scambiata per il ‘colpo di fulmine’ o ‘amore a prima vista’, dando origine a una serie di fraintendimenti e anche sofferenze. Non conoscendo questo fenomeno nella sua naturalezza assoluta, si tende infatti ad afferrare con slancio infantile questa sensazione, senza tanto preoccuparsi di conoscerla più a fondo:
è il caso dei primi amori tra ragazzi, i quali si trovano come spinti ad unirsi precocemente, per poi trovarsi troppo presto di ritorno nella realtà con un senso di biblica nudità. Nella stessa situazione si trovano comunque tutte le persone immature, quelle insoddisfatte, e quelle in perenne ricerca di evasione. Quando invece questa sintonia va assaporata come la vista di un bel fiore senza premura di coglierlo. Comunque, un mondo senza amore sarebbe una mondo tristissimo e neanche la mente più eccelsa lo può rendere sensazionale quanto un solo sorriso può fare!
Maschi in amore: Come scegliete la donna? Ogni ‘lassata’ è persa? Nessuno vi ha mai detto che la donna non è il vostro scaldaletto, la vostra scopata a tutte le ore, la vostra serva, una vostra proprietà, l’insegna del vostro status, la madre dei vostri figli, l’angelo del vostro focolare? La vostra donna è una entità a parte, ha una propria personalità, pari diritto all’esistenza, alla libertà e alle sue esigenze, e ringraziate se sta con voi; se invece vi vuole lasciare avrà tante buone ragioni: se vi tradisce forse spera che un altro uomo le dia quello che voi non avete o le negate; se non capite, cercate di guardarvi dentro voi stessi; in ogni caso non avete alcun diritto di alzare le mani su di lei e giammai sui vostri figli che non hanno colpa; regolate il vostro rapporto legalmente e poi: cambiate pagina ...e cervello!
Femmine in amore: la donna è l’unico animale femmina con spirito di dipendenza dal maschio; se volete l’equivalenza esistenziale scegliete sempre, non abbiate fretta, immaginate il vostro partner nelle varie situazioni e fasi della vita e se non vi dà affidamento lasciate perdere, non illudetevi: il vostro uomo non cambia se stesso (tuttalpiù si adegua momentaneamente alle circostanze), un numero di amanti non è una responsabile condotta di vita, non è una garanzia per un rapporto duraturo, e non è assolutamente sinonimo di libertà; anche l’amante o un altro compagno ha i pedalini che puzzano; non giocate con i sentimenti né con quelli vostri né con quelli degli altri, pretendete invece rispetto da chi, e datene a chi, vi sta accanto, non esasperate il vostro uomo pungolandolo oltre la sua comprensione, e quando avrete l’occhio pestato, per favore non dite mai più ‘ma io lo amo’!
Mamma Ge
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Inviato da: Mamma_Ge
il 22/10/2012 alle 18:54
Inviato da: pgmma
il 14/08/2012 alle 10:42
Inviato da: pgmma
il 14/08/2012 alle 10:39
Inviato da: Mamma_Ge
il 07/05/2012 alle 11:58