il pettirosso

Comprendere...


Risolto finalmente il problema dell'elettrodotto di via Massarenti-via Prenestina. Il nostro piccolo grande ecomostro, spauracchio per la salute di molti, tantissimi concittadini, sembra essere l'oggetto di un'improvvisa resipiscenza da parte di alcuni amministratori non meglio identificati.Fin dall'inizio della consiliatura il Sindaco e la Giunta hanno dapprima firmato (insieme a un migliaio di persone) una richiesta popolare di interramento dell'elettrodotto, convergendo così (implicitamente) con l'orientamento del comitato cittadino che giudicava pericolose le emissioni dei cavi di alta tensione. Poi gli stessi hanno fatto svolgere studi di fattibilità sul loro interramento/spostamento che è risultato assai oneroso. In seguito hanno sondato l'orientamento dell'Enel allo scopo di chiederne l'accollo delle spese per spostamento/interramento ottenendone un rifiuto secco o quanto meno un rinvio sine die della questione, in quanto non spettava alla società elettrica l'onere economico per l'effettuazione dei lavori. Ancora sono state condotte rilevazioni e si sono organizzati pomposi convegni tutti tendenti a dimostrare che l'elettrodotto fosse innocuo per la salute dei residenti della zona interessata. Infine, è stato inserito l'interramento dell'elettrodotto nella lunga procedura attivata con i programmi di rigenerazione delle periferie (P.I.R.P.) che avrebbero portato alla risoluzione del problema (anche se in tempi lunghi).Infine, il colpo di scena a fine anno. L'amministrazione (virgoletto del comunicato stampa ufficiale) "decide" di risolvere "l'annosa problematica" e, anche se solo per questioni di "arredo urbano" (perchè fondamentalmente "non crea alcun pericolo per la salute"), l'elettrodotto verrà finalmente spostato fuori dall'abitato. Indovinate da chi? Ma da ENEL Terna è chiaro! La stessa S.p.A. che aveva rifiutato di accollarsi i costi dell'operazione, ora cambia miracolosamente idea e magnanimamente accorda alla comunità coratina per mezzo della persona di Luigi Perrone di mettere mano al trasferimento dell'impianto qualche centinaio di metri più in là evitando ogni spesa al comune di Corato.Gioiamo tutti per la notizia. Non c'è dubbio. Soltanto chi, non abitando in quella zona, non ha mai sentito "friggere" i cavi dell'alta tensione nelle serate di pioggia o di forte umidità può non aver temuto nulla in questi anni dalla mole di quei tralicci, troppo frettolosamente derubricati oggi a "problema estetico".Tuttavia, ci piacerebbe comprendere bene se si sia trattato di un cambio di rotta di qualche amministratore o se siamo stati presi in giro. E se siamo stati presi in giro, da chi, da Enel Terna o dall'Amministrazione di Corato. Perchè oggi, solo oggi, il comune stipula una convenzione per lo spostamento che non costerà un euro alla cittadinanza? Non poteva essere fatto 4/5 anni anni fa? Cosa lo impediva? E cosa è cambiato ora?Non vorremmo che qualcuno, nel confuso dibattersi di azioni assunte sulla faccenda in questi anni, avesse giocato indelicatamente e dolosamente con la paura della gente e ora avesse tirato fuori dal cilindro la soluzione che in qualche modo i residenti e il comitato di via Prenestina-via Massarenti hanno sempre invocato. Sarà pure un caso (o una sporca "strumentalizzazione politica squallida e di basso profilo"), ma mancano solo 3-4 mesi alle elezioni amministrative e forse qualche spiegazione in più in queste circostanze non guasterebbe. Certo aiuterebbe anche noi che siamo contenti a comprendere.Ecco, possiamo dirlo: siamo tutti tutti contenti. Ma ci piacerebbe comprendere...