« Ai lettori,un invito Heri dicebamus »

Uno scherzo?

Post n°11 pubblicato il 08 Marzo 2005 da monari

Riministoria è stato cancellato...

Chi mi ha fatto lo scherzo?

Ecco cosa appare digitando il mio indirizzo:

ATTENZIONE!!

Il sito a cui stavi accedendo
è stato rimosso da DIGILAND
per violazione esplicita dei
termini e condizioni d'uso dello spazio WEB.

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Commenti al Post:
montanariantonio
montanariantonio il 07/08/05 alle 11:31 via WEB
Heri dicebamus Dunque il sito http://digilander.libero.it/monari è stato vittima di un attentato 'mafioso'. Pubblico alcuni documenti. 1. Lettera inviata ad Ariminol (Quindicinale di opinioni e commenti. Direttore Claudio Monti) e pubblicata nel numero 56 del 16.06.2005 Quindicinale di opinioni e commenti Direttore Claudio Monti Caro direttore, le chiedo ospitalità per raccontare un episodio personale che credo possa esser pure considerato un’immagine simbolica del mondo giornalistico riminese che bazzico esattamente da 45 anni quale «cronista inutile e a tempo perso» come mi sono sempre considerato, essendo stato educato a non montarmi mai la testa. «Qualcuno» di recente ha tentato di farmi perdere oltre che la pazienza anche la reputazione. Il «carbonaro» Montanari di cui lei l’anno passato simpaticamente parlò su queste colonne, è stato coinvolto in una strana vicenda in apparenza surreale, ma rispondente in sostanza ad un preciso anche se poco scientifico atto di killeraggio. I fatti. (Ometto le identità delle persone coinvolte, onde non procurare eventuali danni alla testata che pubblica il presente scritto, ed ai suoi responsabili.) All’inizio di marzo 2005 la società Internet Digiland su cui gestivo dal 1999 il sito culturale senza scopo di lucro «digilander/monari», lo ha chiuso definendolo «illegal» e precisando che esso era stato rimosso «per violazione esplicita dei termini e condizioni d’uso dello spazio WEB». La definizione rimanda ad una pagina in cui è elencata la serie di tutti i possibili reati che permettono il provvedimento, dai meno gravi ai più infamanti. Dopo due settimane di inutili contatti via WEB con la società Digiland, ricorrendo al vecchio telefono ho potuto apprendere dal suo ufficio legale che la chiusura era stata decisa dalla società medesima avendo essa ricevuto da un avvocato di Milano una comunicazione scritta in cui si sosteneva essere a mio carico un procedimento penale presso le Procure di Rimini (n. 466/2001 RGNR) e di Roma (6762/2001 RGNR), per diffamazione (consumatasi nel febbraio 2001) sul sito medesimo, ai danni di persona che è ben nota a Rimini (per motivi che non è il caso qui di precisare). I documenti ottenuti dal mio legale presso i Tribunali di Rimini e di Roma, dimostrano che le affermazioni dell’avvocato di Milano comunicate alla società Digiland non corrispondono al vero. Detto in parole povere, nessun procedimento penale a mio carico è mai stato aperto, né mai sono stato querelato per diffamazione. Il 3 giugno scorso ho inviato un esposto all’Ordine degli avvocati di Milano, con copia alla Procura della Repubblica di Rimini, presso la quale il successivo giorno 10 ho depositato regolare atto di querela-denuncia contro l’avvocato di Milano, contro il gestore telefonico presso cui era appoggiato il mio sito «digilander/monari», e contro ignoti. Contro l’avvocato, per aver fornito alla società Digiland notizie del tutto non rispondenti al vero e calunniose sul mio conto. Contro la società Digiland per essere stato il sottoscritto accusato pubblicamente di «violazione esplicita dei termini e condizioni d’uso», quando nessuna violazione era stata né commessa né soprattutto accertata e penalmente definita e sanzionata. E contro ignoti, onde s’accerti l’esatta dinamica degli eventi, e se quindi in essi siano individuabili responsabilità anche di terze persone, diverse dall’avvocato di Milano e dalla società telefonica, che abbiano concorso in qualsiasi modo a determinarli. Aggiungo che è rimasta senza risposta una mia lettera inviata al presunto querelante del 2001 ed al suo presunto avvocato che aveva scritto alla società telefonica. Spero di poter chiarire in sede giudiziaria i misteri di questo atto di killeraggio compiuto con dichiarazioni (ripeto) false e diffamatorie, e talmente prive di logica da far dubitare della sanità mentale non soltanto di chi lo ha architettato, ma pure del sottoscritto che lo racconta. Esprimo qui infine l’intendimento di avviare una causa civile per risarcimento dei danni morali, il cui eventuale ricavato sarà destinato alla Caritas riminese per l’«operazione cuore» della benemerita dottoressa Marilena Pesaresi. Grazie dell’ospitalità, caro direttore, e con i più sinceri auguri di buon lavoro dall’incensurato «carbonaro» Antonio Montanari Questo il commento di Ariminol che ha accompagnato la mia lettera: Ariminol n.56, 16.06.2005 Quindicinale di opinioni e commenti Direttore Claudio Monti Montanari “illegal” Hanno oscurato il sito internet del giornalista riminese che dal suo «digilander/monari» ha scritto belle pagine di storia, cultura e costume. E noi volentieri ospitiamo l’incensurato “carbonaro”. ***** Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a un giornalista brillante e storico attento come Montanari, dal quale aspettiamo ancora tante belle e interessanti pagine. (inserito il 17/06/2005 da Gianmaria) http://www.ariminol.it/commenti.php?codice=348&numric=56 -------- Articolo pubblicato dalla Voce, Rimini, 19 giugno 2005 False accuse per oscurare il sito Il professor Montanari: "Dava fastidio a qualche grosso personaggio" RIMINI - II professor Antonio Montanari non era mai stato così offeso. Stimato studioso riminese, appassionato di storia locale, dal 1999 gestiva il sito Riministoria grazie a uno spazio messo a disposizione dalla Wind. Ma dopo sei anni di felice collaborazione, l'azien da telefonica gli ha improvvisamente oscurato il sito. L'8 marzo scorso, collegandosi, sul computer del professor è comparsa questa scritta: "II Sito Personale a cui stai cercando di accedere è stato rimosso dallo spazio web di Libero perché viola i termini e le condizioni d'uso della Community". Inizialmente il professor ha pensato a un guasto, a un intoppo e ha cercato di mettersi in collegamento con la Wind. Non riuscendoci via email ha perciò deciso di chiamare per telefono e ha così scoperto qualcosa di sconcertante: la Wind aveva oscurato il suo spazio perché diffamava un noto personaggio riminese e proprio per questa ragione la procura di Rimini e quella di Roma avevano aperto due fascicoli d'inchiesta nei suoi confronti. Il professore è sobbalzato sulla sedia. Ma di quali inchieste stavano parlando? "Ho chiesto subito di avere tutti i particolari perché c'erano molte cose che non mi tornavano - racconta oggi il professor Montanari -. Dalla Wind mi hanno detto di aver dovuto agire sul mio spazio per una lettera arrivata da parte di un'avvocatessa di uno studio legale milanese che riferiva appunto come, a mio carico, fossero state aperte delle indagini". I due fascicoli d'inchiesta sarebbero stati registrati con i numeri 466 alla procura di Rimini e 6762 a quella di Roma. "Ho subito fatto controllare dal mio legale, l’avvocato Alessandro Catrani - racconta il professore - a quei numeri non corrispondono assolutamente inchieste nei miei confronti e soprattutto in nessuna delle due procure risulto indagato". Dunque? "Evidentemente il personaggio famoso che avrei diffamato si è mosso in maniera alquanto discutibile. Per questo il 3 giugno scorso ho inviato una denuncia all'or dine degli avvocati di Milano nei confronti della legale che ha inviato quella lettera che diffondeva notizie false nei miei confronti. E il 10 giugno ho inviato un'ulteriore querela nei confronti della Wind e contro ignoti perché si valutino eventuali reati". Il sito, a tutt'oggi, risulta oscurato. Il noto personaggio è un professionista riminese. Voce di Rimini, 19 giugno 2005
(Rispondi)
montanariantonio
montanariantonio il 07/08/05 alle 11:32 via WEB
Articolo pubblicato dalla Voce, Rimini, 19 giugno 2005 False accuse per oscurare il sito Il professor Montanari: "Dava fastidio a qualche grosso personaggio" RIMINI - II professor Antonio Montanari non era mai stato così offeso. Stimato studioso riminese, appassionato di storia locale, dal 1999 gestiva il sito Riministoria grazie a uno spazio messo a disposizione dalla Wind. Ma dopo sei anni di felice collaborazione, l'azien da telefonica gli ha improvvisamente oscurato il sito. L'8 marzo scorso, collegandosi, sul computer del professor è comparsa questa scritta: "II Sito Personale a cui stai cercando di accedere è stato rimosso dallo spazio web di Libero perché viola i termini e le condizioni d'uso della Community". Inizialmente il professor ha pensato a un guasto, a un intoppo e ha cercato di mettersi in collegamento con la Wind. Non riuscendoci via email ha perciò deciso di chiamare per telefono e ha così scoperto qualcosa di sconcertante: la Wind aveva oscurato il suo spazio perché diffamava un noto personaggio riminese e proprio per questa ragione la procura di Rimini e quella di Roma avevano aperto due fascicoli d'inchiesta nei suoi confronti. Il professore è sobbalzato sulla sedia. Ma di quali inchieste stavano parlando? "Ho chiesto subito di avere tutti i particolari perché c'erano molte cose che non mi tornavano - racconta oggi il professor Montanari -. Dalla Wind mi hanno detto di aver dovuto agire sul mio spazio per una lettera arrivata da parte di un'avvocatessa di uno studio legale milanese che riferiva appunto come, a mio carico, fossero state aperte delle indagini". I due fascicoli d'inchiesta sarebbero stati registrati con i numeri 466 alla procura di Rimini e 6762 a quella di Roma. "Ho subito fatto controllare dal mio legale, l’avvocato Alessandro Catrani - racconta il professore - a quei numeri non corrispondono assolutamente inchieste nei miei confronti e soprattutto in nessuna delle due procure risulto indagato". Dunque? "Evidentemente il personaggio famoso che avrei diffamato si è mosso in maniera alquanto discutibile. Per questo il 3 giugno scorso ho inviato una denuncia all'or dine degli avvocati di Milano nei confronti della legale che ha inviato quella lettera che diffondeva notizie false nei miei confronti. E il 10 giugno ho inviato un'ulteriore querela nei confronti della Wind e contro ignoti perché si valutino eventuali reati". Il sito, a tutt'oggi, risulta oscurato. Il noto personaggio è un professionista riminese. Voce di Rimini, 19 giugno 2005
(Rispondi)
 
montanariantonio
montanariantonio il 07/08/05 alle 11:32 via WEB
Articolo pubblicato dalla Voce, Rimini, 19 giugno 2005 False accuse per oscurare il sito Il professor Montanari: "Dava fastidio a qualche grosso personaggio" RIMINI - II professor Antonio Montanari non era mai stato così offeso. Stimato studioso riminese, appassionato di storia locale, dal 1999 gestiva il sito Riministoria grazie a uno spazio messo a disposizione dalla Wind. Ma dopo sei anni di felice collaborazione, l'azien da telefonica gli ha improvvisamente oscurato il sito. L'8 marzo scorso, collegandosi, sul computer del professor è comparsa questa scritta: "II Sito Personale a cui stai cercando di accedere è stato rimosso dallo spazio web di Libero perché viola i termini e le condizioni d'uso della Community". Inizialmente il professor ha pensato a un guasto, a un intoppo e ha cercato di mettersi in collegamento con la Wind. Non riuscendoci via email ha perciò deciso di chiamare per telefono e ha così scoperto qualcosa di sconcertante: la Wind aveva oscurato il suo spazio perché diffamava un noto personaggio riminese e proprio per questa ragione la procura di Rimini e quella di Roma avevano aperto due fascicoli d'inchiesta nei suoi confronti. Il professore è sobbalzato sulla sedia. Ma di quali inchieste stavano parlando? "Ho chiesto subito di avere tutti i particolari perché c'erano molte cose che non mi tornavano - racconta oggi il professor Montanari -. Dalla Wind mi hanno detto di aver dovuto agire sul mio spazio per una lettera arrivata da parte di un'avvocatessa di uno studio legale milanese che riferiva appunto come, a mio carico, fossero state aperte delle indagini". I due fascicoli d'inchiesta sarebbero stati registrati con i numeri 466 alla procura di Rimini e 6762 a quella di Roma. "Ho subito fatto controllare dal mio legale, l’avvocato Alessandro Catrani - racconta il professore - a quei numeri non corrispondono assolutamente inchieste nei miei confronti e soprattutto in nessuna delle due procure risulto indagato". Dunque? "Evidentemente il personaggio famoso che avrei diffamato si è mosso in maniera alquanto discutibile. Per questo il 3 giugno scorso ho inviato una denuncia all'or dine degli avvocati di Milano nei confronti della legale che ha inviato quella lettera che diffondeva notizie false nei miei confronti. E il 10 giugno ho inviato un'ulteriore querela nei confronti della Wind e contro ignoti perché si valutino eventuali reati". Il sito, a tutt'oggi, risulta oscurato. Il noto personaggio è un professionista riminese. Voce di Rimini, 19 giugno 2005
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

 

Contatta l'autore

Nickname: monari
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 81
Prov: RN
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

M4ggioilriminomontanariantoniomonariantoniomontanarimonari1emanuele.valenzacervia64cerviaPeter0panluloski1vivaiopesaresiriminig.marchisellachiacristofagraKoblet
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963