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Post n°12 pubblicato il 07 Agosto 2005 da monari
Dunque il sito http://digilander.libero.it/monari è stato vittima di un attentato 'mafioso'.
Pubblico alcuni documenti.
Lettera inviata ad Ariminol (Quindicinale di opinioni e commenti. Direttore Claudio Monti) e pubblicata nel numero 56 del 16.06.2005
Caro direttore,
le chiedo ospitalità per raccontare un episodio personale che credo possa esser pure considerato un’immagine simbolica del mondo giornalistico riminese che bazzico esattamente da 45 anni quale «cronista inutile e a tempo perso» come mi sono sempre considerato, essendo stato educato a non montarmi mai la testa.
«Qualcuno» di recente ha tentato di farmi perdere oltre che la pazienza anche la reputazione.
Il «carbonaro» Montanari di cui lei l’anno passato simpaticamente parlò su queste colonne, è stato coinvolto in una strana vicenda in apparenza surreale, ma rispondente in sostanza ad un preciso anche se poco scientifico atto di killeraggio.
I fatti. (Ometto le identità delle persone coinvolte, onde non procurare eventuali danni alla testata che pubblica il presente scritto, ed ai suoi responsabili.)
All’inizio di marzo 2005 la società Internet Digiland su cui gestivo dal 1999 il sito culturale senza scopo di lucro «digilander/monari», lo ha chiuso definendolo «illegal» e precisando che esso era stato rimosso «per violazione esplicita dei termini e condizioni d’uso dello spazio WEB». La definizione rimanda ad una pagina in cui è elencata la serie di tutti i possibili reati che permettono il provvedimento, dai meno gravi ai più infamanti.
Dopo due settimane di inutili contatti via WEB con la società Digiland, ricorrendo al vecchio telefono ho potuto apprendere dal suo ufficio legale che la chiusura era stata decisa dalla società medesima avendo essa ricevuto da un avvocato di Milano una comunicazione scritta in cui si sosteneva essere a mio carico un procedimento penale presso le Procure di Rimini (n. 466/2001 RGNR) e di Roma (6762/2001 RGNR), per diffamazione (consumatasi nel febbraio 2001) sul sito medesimo, ai danni di persona che è ben nota a Rimini (per motivi che non è il caso qui di precisare).
I documenti ottenuti dal mio legale presso i Tribunali di Rimini e di Roma, dimostrano che le affermazioni dell’avvocato di Milano comunicate alla società Digiland non corrispondono al vero. Detto in parole povere, nessun procedimento penale a mio carico è mai stato aperto, né mai sono stato querelato per diffamazione.
Il 3 giugno scorso ho inviato un esposto all’Ordine degli avvocati di Milano, con copia alla Procura della Repubblica di Rimini, presso la quale il successivo giorno 10 ho depositato regolare atto di querela-denuncia contro l’avvocato di Milano, contro il gestore telefonico presso cui era appoggiato il mio sito «digilander/monari», e contro ignoti.
Contro l’avvocato, per aver fornito alla società Digiland notizie del tutto non rispondenti al vero e calunniose sul mio conto.
Contro la società Digiland per essere stato il sottoscritto accusato pubblicamente di «violazione esplicita dei termini e condizioni d’uso», quando nessuna violazione era stata né commessa né soprattutto accertata e penalmente definita e sanzionata.
E contro ignoti, onde s’accerti l’esatta dinamica degli eventi, e se quindi in essi siano individuabili responsabilità anche di terze persone, diverse dall’avvocato di Milano e dalla società telefonica, che abbiano concorso in qualsiasi modo a determinarli.
Aggiungo che è rimasta senza risposta una mia lettera inviata al presunto querelante del 2001 ed al suo presunto avvocato che aveva scritto alla società telefonica.
Spero di poter chiarire in sede giudiziaria i misteri di questo atto di killeraggio compiuto con dichiarazioni (ripeto) false e diffamatorie, e talmente prive di logica da far dubitare della sanità mentale non soltanto di chi lo ha architettato, ma pure del sottoscritto che lo racconta.
Esprimo qui infine l’intendimento di avviare una causa civile per risarcimento dei danni morali, il cui eventuale ricavato sarà destinato alla Caritas riminese per l’«operazione cuore» della benemerita dottoressa Marilena Pesaresi.
Grazie dell’ospitalità, caro direttore, e con i più sinceri auguri di buon lavoro dall’incensurato «carbonaro»
Antonio Montanari
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sono assolutamente indignato per tutta questa situaione......
Inviato da: nospacenotime
il 29/09/2008 alle 18:44
Devo aver fatto l'università un po' i anni dopo...
Inviato da: amoildeserto
il 13/09/2008 alle 21:44
Ma forse é più facile chiedere a un bambino - sia pure nero...
Inviato da: angeligian
il 03/08/2008 alle 07:53
troppa violenza e ci vorrebbero delle misure concrete...
Inviato da: ninaciminelli
il 21/07/2008 alle 22:44
buona serata post interessante concordo forse un quiz...
Inviato da: filtr
il 20/07/2008 alle 21:43
Inviato da: nospacenotime
il 29/09/2008 alle 18:44
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