Messaggi del 14/01/2008
Galileo Galilei: Suvvia, ma di che vi lagnate? Mi sembrate accorato e sfinito.
Silvio Berlusconi: Ve lo dico come in confessione, ascoltatemi con attenzione. Sono incompreso...
GG: E lo dite a me? Da quattro secoli non mi capiscono, e appena ascoltano il mio nome s'agitano e s'adirano. Quasi rimpiangono di non avermi bruciato vivo come quell'altro... Giordano Bruno.
SB: Avevo detto una semplice cosa ieri, che io ai soldi non ci rinuncio in cambio di una vittoria elettorale, ma tutti mi sono saltati addosso. Per primi gli amici del mio partito, poi gli avversari.
GG: Non mi sembra tutti, per la verità. Qualcuno ha avuto un senso di riguardo verso di voi... Come si chiama, quel bravo giovane che fa pure il sindaco della città dove bruciarono vivo Giordano Bruno...
SB: Ah, sì, quel Veltroni: bravo ragazzo, ma quante cattive compagnie frequenta. Se fosse per lui, tutto sarebbe già a posto. Invece, maledizione, gli altri: tutti estremisti, gente abituata a cattive diete, mangiar bambini in salsa moscovita...
GG: Non so di che parliate, ai miei tempi eran ricette sconosciute. L'arrosto andava di moda, come in Campo de' Fiori per il povero Giordano Bruno. Io me la sono cavata per il rotto della cuffia.
SB: Ma anche di voi si sta parlando oggi in Italia...
GG: So che non mi amano e che non mi capiscono. La cosa più carina che dicono è che facevo gli oroscopi per campare. Avrei voluto vedere loro e voi al mio posto.
SB: Avete ragione, altro che oroscopi io ho dovuto fare, faticare, sudare sette camicie, tra cui quella garibaldina di Bettino Craxi, che se non fosse stato per lui, con il tubo (catodico) che avrei avuto le televisioni libere.
GG: E che tubo è la televisione...
SB: Ah, già voi non sapete. Dico soltanto che quell'uomo, Bettino Craxi, santo sarebbe già, se dipendesse da me. Ma non ci credono che io sono l'unto del Signore. E per quanto vi riguarda...
GG: Per quanto mi riguarda, lo ripeto che da quattro secoli non mi digeriscono, i vostri amici che vi adorano e venerano come un messia... L'ultima barzelletta contro di me l'hanno detta in questi giorni...
SB: Ve la prendete per così poco? In fin dei conti, nel 1990 quel cardinale divenuto papa, ha soltanto ripetuto una frase altrui (*). Cioè che a ragionare bene era stata la Chiesa di Roma, quando vi ha condannato, perché voi eravate uno fuori di testa. O per lo meno con la testa tra le nubi.
GG: Voi non lo sapete, ma la Chiesa di Roma quando condanna usa sempre le frasi altrui per emettere la sentenza, mica le vostre parole. Per me, ha fatto ricorso ad Aristotele...
SB: Aristotele Onassis? Ma che c'entrava?
A quel punto, messer Galileo Galilei preso da sconforto, tentò di sbattere la testa contro il muro.
Ma dove si trova ora non ci sono muri come qui sulla terra, né per la scienza né per la politica.
(*) Nota storica.
Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un’affermazione di Paul K. Feyerabend: «All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto».
FONTE
[Anno III, post n. 15 (392)]
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Insomma oggi domenica 13 rischi di finire in archivio come il giorno delle grandi girate di spalle.
Ed adesso che farà il segretario del Pd? Non ho la palla di cristallo, ma soltanto le ultime notizie d'agenzia. Arturo Parisi ha espresso in maniera inequivocabile il suo pensiero: "Tornare al proporzionale è già enorme. Accettare la resa al conflitto d'interessi è decisamente troppo".
Sappiamo tutti che la politica è l'arte dell'impossibile. E che quindi le cose potrebbero sistemarsi. Tra una smentita di Berlusconi ed un chiarimento di Veltroni.
Berlusconi potrebbe garantire di risolvere lui stesso il conflitto d'interessi una volta salito nuovamente a palazzo Chigi. E Veltroni potrebbe rassicurare alleati e non, citando una frase del leader spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero apparsa oggi sul "Corriere della Sera": "Da quando sto al governo sono diventato più di sinistra".
Il sindaco di Roma cercherebbe in tal modo di convincere i suoi alleati che, per avere un vero governo di sinistra, bisognerebbe approfittare di Berlusconi. Il quale, imitando Zapatero, diventerebbe un poco alla volta "più di sinistra" di quanto non lo sia stato praticamente in passato.
L'asso nella manica di Berlusconi è la promessa di risolvere definitivamente il conflitto d'interessi in quattro e quattr'otto una volta avuto l'incarico di fare il governo, con o senza nuove elezioni. Basterebbe una legge di un solo articolo: "Tra me e qualsiasi altra forma di pensiero politico, esiste un conflitto insormontabile che per il bene delle democrazia rende necessario tenere in nessuna considerazione questa qualsiasi altra forma di pensiero politico".
[Anno III, post n. 13 (390)]
FONTE
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Inviato da: nospacenotime
il 29/09/2008 alle 18:44
Inviato da: amoildeserto
il 13/09/2008 alle 21:44
Inviato da: angeligian
il 03/08/2008 alle 07:53
Inviato da: ninaciminelli
il 21/07/2008 alle 22:44
Inviato da: filtr
il 20/07/2008 alle 21:43