Creato da dinilu il 24/12/2007
satira politica e di costume

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

Ultime visite al Blog

acer.250prefazione09aida631gingerlemon1a.cenni73m12ps12jir0falco1941cuorevagabondo_1962poeta_sempliceMiele.Speziato0cassetta2marabertowdragonero1976
 

Ultimi commenti

All rights
Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
 
Forte
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
 
I B(b)occhini (e i C(c)asini) hanno il loro momento di...
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
 
L?allievo supera il maestro? Sta banda larga de...
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
 
Lapimpasidroga? Affari suoi. Il quotidiano Libero era male...
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Messaggio #225Messaggio #227 »

Post N° 226

Post n°226 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da dinilu
 

Viaggiando sull'Oriente Espress(o) n. 4 del 31 gennaio 2008.

Sul primo vagone trovo, non il figlio di Nerone, ma Giorgione Bocca, l'antitaliano, il quale per "il disastro napoletano dell'immondizia" dà "la colpa più grave", mica a Bassolino (con l'avallo della Jervolino), neppure nominato (sembra l'Innominato manzoniano), ma al "berlusconismo" imperante. Perla del "pezzo" da premio Pulizier (anche per il tema pattume) è il termine ricercato "latrocinio", in luogo del più pedestre ladrocinio: sorprendente da uno che aveva scritto "quando intercessi per Naria".
Piero Ignazi, barbetta bianca, lamenta (come Portnoy) che la "laicità è repressa". L'illustre professore di Bologna, dirige il suo j'accuse contro la Chiesa ed il Vaticano e, cospargendo il proprio alato saggio di gioielli verbali in inglese e di termini inusuali, ma adatti ai coltissimi lettori del settimanale debenedettiano (sicofanti, anfitrioni, Untemerschen), conclude che "se c'è un problema di minoranze offese e marginalizzate, oggi, in Italia, esso riguarda, ancora una volta, i laici. Non certo la Chiesa, onnipresente su tutti i media". Benedetto XVI, tiè! Così si rivoltano le pizze e le frittate, mestiere in cui i marxisti sono insuperati maestri, anzi professori, anche a Bologna.
M.F. ci informa che la Regione Campania, guidata da Bassolino, già "ricca" di 10.000 dipendenti "superiori all'insieme degli stipendiati nelle regioni dell'intero Centro Italia", assumerà altri "7 mila medici precari" oltre a "centinaia di portaborse, autisti di assessori e consiglieri" ed altri fortunati Gennariello e Vicienzo. Perciò i campani "schiattano" di salute! Con tutti quei medici. I Medici del Rinascimento napoletano...
O.P. (mi richiama l'omonimo "brandy a parte") rivela che "il Nobel Dario Fo (è) pronto a dare battaglia" in difesa dei duemila burattini lasciati da Otello Sarzi. Solidarietà buffa tra buffoni e burattini.
Marco Travaglio, detto Travprezzemolo (lo trovi dappertutto), coraggiosamente (s)parla di Bettino Craxi, definito, con gli epiteti più indulgenti, "statista levantino" e "satrapo garofanato". Attento Marco/Leonida, ché parlare dei morti è molto rischioso: a volte ritornano. Mi piacerebbe leggere un profilo travagliato di Togliatti o di Longo, di Bentivegna o di Curcio o di Lollo o di Prodi o, da finissimo fiutatore di soldi, una ricerca con esito fausto (non Bertinotti) dell'oro di Dongo e dei soldi depredati ad alcuni dei 20 mila fascisti uccisi nel triangolo rosso emiliano fino alla fine del 1946. Argomenti trattati, un giorno sì e l'altro pure, dalla rete di destra Rai Tre e, su Rai Due, da Minoli nel suo programma superobiettivo "La storia siamo noi" (di sinistra).
Michele Serra mi attira con l'irresistibile invito "Welcome to Cipputi Park", dove con la finissima ironia che incanta i lettori, specie quelli con tre narici (io, purtroppo, handicappato, ne ho solo due), descrive l'inopia della classe operaia e del suo eroe eponimo Cipputi, che Altan spesso raffigura con una banana in mano (che sembra abbia appena estratta non si capisce da dove). Cipputi, il quale ha una villa a Massa Martana vicina a quella di Bertinotti ed alla casetta di Giordano, un appartamento a Roma vicino a quello di Bertinotti, un villino sul mare a Pantelleria, vicino alla villa di Visco, e uno yacht bialbero di 20 metri a fianco dell'Ikarus di D'Alema. Cipputi medita anche di farsi una villa vicino a quella di Celentano ed un'altra vicino a quella di Grillo, con vista su Portofino, non trascurando la Sardegna, lontano dai rifiuti napoletani, ma vicino alla villa di Soru. Sto' Cipputi ha la mania delle ville! Altro che i loft del Pd!
Edmondo Berselli, quello che la dà a bere a quelli di sinistra, titola "I sinistrati". Edmund sferza tutti e così conclude, degnamente: "il famoso culodiprodi dov'è finito?...Sì, ma lui, Romano, che fa, che farà? Se volete un consiglio, credetemi, non datelo mai per morto, Romano".
Romano il dead man walking della politica italiana, non muore mai, come l'erba cattiva.
Gianluca Di Feo titola "Ci manda Mastella" e ribattezza Massei il procuratore capuano Maffei. Poverino, oltre al resto (anche su You tube) gli storpiano pure il cognome.
Umberto Eco, nell'ultimo vagone, chiude con la sua "bustina (non di profilattici, ma) di minerva" trattando il caso Mastella mediante il "dialogo con un amico straniero" innominato (mi richiama il leopardiano dialogo con un venditore di almanacchi: Umberto e Giacomo, au pair). Un apologo, contro Mastella e contro l'opposizione di centrodestra, la quale, invece di far cadere il governo, avrebbe dovuto "lasciar lavorare" la maggioranza di 24.000 voti (come i baci di Celentano) in più alla Camera (brogli a parte) e 250.000 voti in meno al Senato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963