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Post N° 493
Sergio Romano, a M. L. il quale da Bruxelles lamentava la limitatezza della rappresentatività parlamentare degli italiani residenti all'estero (solo 12 deputati e sei senatori), ha risposto che: "...una legge italiana di qualche anno fa ha concesso generosamente la cittadinanza anche a coloro che non hanno mai vissuto in Italia e ha creato così un potenziale elettorato italiano all’estero ben più grande di quello della maggior parte dei Paesi europei.
Se questi italiani votassero per corrispondenza nel collegio da cui proviene la loro famiglia, un voto così quantitativamente rilevante di non residenti potrebbe alterare la volontà dei residenti", aggiungendo che: "dodici deputati e sei senatori...sono semplicemente un errore politico che occorrerà, prima o dopo, correggere".
Condivido appieno tale valutazione e, richiamando il detto inglese (che tutela la proprietà privata) "no taxation without representation" (solo le assembleee legislative hanno il diritto di tassare i sudditi), mi permetto di rovesciarlo in "no representation without taxation", e cioé chi non paga le tasse in Italia non può, con il suo voto, condizionare chi le paga, magari aggravandone il carico fiscale, senza sopportarne le conseguenze.
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53