Il roveto

ABC

A. B. scrive a Sergio Romano: "A chi ipotizzasse di rinegoziare il trattato di Schengen per contrastare afflussi di cittadini Ue verso un'Italia considerata ricettacolo possibile di delinquenza effettiva o potenziale, farei osservare che ciò sarebbe in antitesi con lo spirito comunitario. Sta unicamente all'Italia adeguare i propri standard di difesa contro siffatta delinquenza, e portarla ai livelli dei più severi tra i membri dell'Ue, così da dissuadere chiunque dall'affluire nel nostro Paese mosso dal richiamo di una supposta immunità. A proposito di "supposta immunità" (un tizio si chiedeva : le cose reali, ok, ma le supposte dove le mettiamo?), il sig. B. forse vive in Australia, talché non si rende conto di quello che i media ogni giorno ci "riferiscono" sui delinquenti (in particolare gli extracomunitari, che, pur essendo il 5% della popolazione, commettono il 33% dei reati) i quali , se e quando arrestati, sono spesso rimessi in libertà, così che possono reiterare i reati, e vengono "espulsi" farsescamente (alla Ridolini). Se questa non è "immunità" da Paese di Bengodi, cos'è?
Quanto allo "spirito comunitario", se questi sono i frutti, è, metaforicamente, non alcool etilico (potabile, sia pure con moderazione), ma metilico (quello usato per denaturare il primo e per "aggiustare" criminosamente, i vini adulterati), sommamente velenoso e deleterio.