Il roveto

L'Espresso n. 30 del 30.7.2009

L'Espresso, anzi la ciofeca fatta con il caffé di qualità rossa, titola "Esclusivo. Sex and the Silvio" mostrando la escort D'Addario (rifatta e truccata) accostata a Berlusconi. Sottotitolo "Tutte le bugie di Berlusconi smascherate dai nastri di Patrizia D'Addario. Notti insonni, giochi erotici, promesse mancate".
Edmondo Berselli, penna di prima classe, remigante, prima scrive "escort" e poi "prostitute a palazzo Grazioli...Così il premier infrange le regole dell'etica. E quelle della politica". Escort. Ma non si dice più meretrice dagli "occhi putti" o puttana? Palazzo Grazioli, come fosse palazzo Chigi. Le regole dell'etica: senti, senti. I Berselli, invece, e altri giornalisti espressivi, in combutta con i colleghi (i Mauro, i D'Avanzo e altri) di Repubblica (cioé del gruppo che fa capo al finanziere De Benedetti), le notti non le passano insonni con le mogli o le amiche, intrecciando con loro giochi erotici (sono casti: solo al buio e nella posizione del missionario), ma "a seguir virtute e conoscenza", dalla Patrizia, appunto, e pure gratis, come protesta la  escort. Altri, omosessuali confessi (Vendola, Luxuria, Vattimo, ecc.) vanno con uomini e passano con loro notti insonni in sani e normali giochi erotici, ma nessuno filma o registra (Zappadu ha nel mirino solo villa Certosa).  
Patrizia, è noto, la dava e la dà (la notizia, intendo, suffragata dal nastro e/o dalle foto) gratis a tutti (i giornalisti e magistrati). Il sesso, però, no, quello è a pagamento.
Il sesso mercenario è una cosa seria, ragazzi, non è beneficenza, anzi peneficenza. Nessun ricatto, nessuna estorsione, nessuna compravendita, che sono cose da delinquenti, non da raffinate dame di compagnia, categoria cui appartiene indubbiamente e indiscutibilmente Patrizia.
Berlusconi (da anni "senza" moglie) ha avuto rapporti intimi nella sua abitazione privata con una donna stagionata (42 anni), non sposata, libera (anche troppo, come ha scoperto poi). Embé!? E' andato in strada e/o con una di strada o con un trans (come qualche altro personaggio pubblico)? E' solo incappato in una stagionata e collaudata cavalla di Troia (che, anziché il vibratore, adopera il videoregistratore). Poi raffinati giornalisti e politici di razza, in nome della Via, della Verità e della Vita democratica, spremono il limone dell'ignara, pura, generosa, altruista escort (chiara e trasparente come la ragazza di "La canzone del sole" di Lucio Battisti, divenuta Marenero).
Appresso Umberto Galimberti "tra i più noti filosofi e psicoanalisti italiani" (sic) afferma (udite, udite) "Qui si parla di un leader carismatico. E l'essenza del carisma consiste nella capacità di coinvolgere una folla su basi erotiche. E' una capacità di fascinazione pre-razionale. Non tutti ce l'hanno". Vavavooommm! Gli italiani sono "coinvolti e affascinati su basi erotiche" da Berlusconi! Silvio, infatti, ha inviato loro, assieme all'opuscolo biografico, una serie di film porno in cui Silvio/Rocco Berlusifredi mostra le sue performances erotiche.
Al rilievo dell'intervistatore "Eppure il consenso dura tenacemente" l'esimio Humbert risponde "E durerà, perché Berlusconi incarna bene molti vizi, impersona un'antropologia del maschio italiano". Meno male! Se Silvio fosse, anziché etero, omo e/o fosse andato con un trans (magari soccorrevole come Patrizia Broco), avrebbe sicuramente minor consenso, ma più illuminato e democratico: quello della minoranza degli italiani, assieme a quello dell'opposizione (intemerata e dal senso etico-politico di roccia, anzi di pietra).