Il roveto

Scoop

Scoop: il Gip che emise il decreto penale a carico di Boffo è stato querelato dallo stesso per avere scritto che "è stato imputato «del reato di cui all'articolo 660 c.p. perché, effettuando ripetute chiamate sulle sue utenze telefoniche nel corso delle quali la ingiuriava anche alludendo ai rapporti sessuali con il suo compagno (condotta di reato per la quale è stata presentata remissione di querela) per petulanza e biasimevoli motivi recava molestia a '...omissis...'. In Terni dall'agosto 2001 al gennaio 2002». Tutto falso! 
Dino accusa di "non aver dato il giusto peso ad un reato «bagatellare», travestito oggi con prodigioso trasformismo a emblema della più disinvolta immoralità". Dino dalla coscienza pura, senza peccato, dall'anima bianca come bucato appena lavato (lavanDino), tutto casa/famiglia e chiesa, sempre in appoggio della Cei e dei vescovi (comoDino).
Di Pietro interviene, trascurando il decreto. Il vento non sa leggere (un film di Ralph Thomas con Yoko Tani). Tonino neppure?