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Gli sradicati sradicano

Post n°2678 pubblicato il 12 Giugno 2010 da dinilu

«Silvio Berlusconi è l'Alberto Sordi della politica ed è uno della P2»: lo ha detto Carlo De Benedetti, che ha aggiunto «È un bugiardo, punto».
I Lerner, le Mafai, i Mentana, i De Benedetti e altri (non le Montalcini) inducono ad amare gli ebrei, pure gli Elkann (Jaki e Lapo) che si ritrovano ad avere un impero in virtù di opere di bene (Luttazzi o Busi direbbero di pene) del padre e della sfortuna del nonno Giovanni con il figlio Edoardo (poi suicida) e i nipoti Agnelli, morti prematuramente.
De Benedetti (o Debenedetti?) come i suoi miliardi (quelli di Berlusconi sono demaledetti e puzzano: parola di Trav'aglio, anzi Travprezzemolo, fiutatore di soldi finissimo come il Nasapeti rabelesiano) fatti anche con le macchine da scrivere e i computer obsoleti, rifilati allo Stato e alle Poste: fondi di magazzino da vendere non a pezzo, ma a peso, come ferraglia. Nel 1993, in piena bufera Tangentopoli, Carlo (non farlo!) venne arrestato. Presentò al pool di Mani Pulite un memoriale in cui ammetteva il pagamento di 10 miliardi di lire in tangenti ai Partiti di governo e funzionale all'ottenimento di una commessa dalle Poste Italiane consistente in telescriventi e computer obsoleti. Nel maggio dello stesso anno, viene iscritto all'albo degli indagati. Carlo (non farlo!) non andrà mai a processo per questa tangente per sopraggiunta prescrizione. Anche Carlo è iscritto alla Loggia P(rescrizione). 
A chi potremmo assimigliare Carlo (anzi Giacobbe o Samuele o Giovanni....)? Non è l'atteso (from there to eternity) Messia, ma, per le preclare virtù morali e finanziarie, forse è il suo Giovanni Battista? Chi vivrà, vedrà. Silvio è il Sordi della politica, Carlo è il politico "de li sordi" (soldi in romanesco, de-benedetti!): di sinistra, se non pure comunista (con i miliardi) come il 99,99% degli ebrei italiani, nonché tessera n. 1 del PD.
Nell'aprile 1985 Romano Prodi presenta a sorpresa De Benedetti come azionista di maggioranza della SME (fiore all'occhiello dell'industria agro alimentare italiana, definita dallo stesso Prodi «perla del gruppo IRI», spaziando da Motta e Alemagna a Bertolli a Supermercati GS a Autogrill).
La vendita è, per alcuni, incomprensibile sia da un punto di vista economico che da un punto di vista procedurale, in quanto era stato venduto il 64% della SME per 497 miliardi (pagabili a rate posticipate). La società aveva una cassa attiva per 80 miliardi di lire (40 milioni di euro) e utili (nel 1985) per 60. Inoltre al pacchetto di maggioranza della società non veniva applicato il premio di maggioranza per il controllo della stessa. Se consideriamo che la Sme aveva una capitalizzazione di 1.300 miliardi è facilmente comprensibile come il controllo azionario della società passava di mano per una cifra certamente inferiore a quanto fissato dal valore di mercato, e per questo motivo la vendita fu bloccata dall'allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi. Questi si ebbe poi le monetine e l'esilio. Romano divenne capo del Governo italiano e della Commissione UE. Carlo ha avuto da un giudice italiano un risarcimento di 750 milioni di euro! Unicuique suum, a ciascuno il suo.
Dal 2009 Carlo ha acquisito anche la cittadinanza svizzera. Ha giustificato questa scelta con motivi affettivi (analoghi a quello di un fratello di Osama Bin Ladin, anche lui cittadino svizzero), dichiarando di voler continuare a pagare le tasse in Italia. Ha però ricevuto pesanti accuse, da parte di alcuni organi di stampa di aver fatto questa scelta per motivi fiscali. Non è vero. Gli ebrei, popolo eletto da JHW e suo interlocutore privilegiato, anzi unico, disprezzano da sempre (tranne il vitello d'oro) il vile denaro, Mammona, tesi soltanto a ereditare la Terra (intera) loro promessa (altro che la piccola Palestina). Gli sradicati sradicano.

 
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