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Mussi + 3, cioé la banda dei quattro, anzi dei 3 e 1/2: Mussi é un mezzo toscano, come Amintore Fanfani (quando questi fu nominato segretario dell'ONU, tale istituzione fu ribattezzata MEZZU).
BNL, cioé la banca dei quattro (D'Alema, Fassino, La Torre e Consorte).
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Mussi + 3, cioé la banda dei quattro.
BNL, cioé la banca dei quattro (D'Alema, Fassino, Latorre, Consorte).
La Cina era vicina. Ora è in casa (non più ad portas, come Annibale, ma intra moenia). I cinesi, come i mussulmani, formano isole (non di Langherans) impermeabili e refrattarie, non solo sul piano sociale e culturale, ma anche territoriale. A Milano, come a Prato ed a Roma, hanno costituito città (chinatown) nella città, anzi repubblichette cinesi (ieri a Milano hanno sbandierato il vessillo della repubblica popolare cinese). I cinesi come gli islamici: corpi estranei nel tessuto sociale. I cinesi, a Milano, sembra che abbiano premeditato gli incidenti, per "marcare" il loro territorio, dove hanno giornali, banche, persino "ospedali" propri; manca solo la moneta, l'euroyuan. Territorio nel quale non sono tenuti a rispettare le leggi italiane: zona franca, anzi cinese. Inoltre sono pure immortali, perchè non si registrano decessi, forse per merito del ginseng. Intanto Pechino é intervenuta (vuole un "rapporto" sui fatti) per "tutelare" i suoi connazionali (come l'Austria vuole tutelare gli altoatesini di lingua tedesca, pardon i sudtirolesi). La comunità cinese meneghina lamenta: "siamo perseguitati". E chi tutela il Tibet, invaso dai cinesi, che hanno sterminato un milione di tibetani inermi? La Cina, inoltre, appoggia il regime di Khartoum, il quale, scatenando le milizie arabo-islamiche (Janjaweed), massacra da anni i neri cristiani o animisti.
La carica dei 45 (Lerner e la Zevi avevano proposto 49, cioé 7 volte 7, per gli ebrei numero perfetto). Tra di essi Antonio Bassolino e Rosa Jervolino: nelle convention dovranno usare, Illyc et immediate, molto deodorante. C'é anche Renato Soru, il presidente della Repubblica (già regno) di Sardegna. Stona, comunque, la presenza tra i saggi di Follini. Marco deve cambiare cognome in Savini, più consono a tale assise di Soloni.
I coniugi Bertinotti, Fausto e Lella, posseggono tre abitazioni: una villa con piscina in Umbria (familiarmente chiamata "la dacia", come quella di Stalin), un appartamento a Roma ed altro appartamento non ricordo dove. La canzone preferita di Fausto e Lalla è "Certe (Berti)notti...", cantata per loro (in russo) da Ligabue.
Pasquinata (dedicata ai coniugi Cipputi, Fabia e Minchio, come il duo pugliese di Striscia la notizia).
"Dice, mesta, sora Lella (Bertinotti), ma che sfiga, ma che jella. C'ò la villa con piscina, c'ò la casa romanina. Ma nun c'ò, Katia (Bellillo) mia, una villa a Pantelleria (come Visco). Fo 'na villa ner futuro sopr' ar Capo Palinuro? 'Na mansarda ar quinto piano? Vabbè, ma a Capo Vaticano. Prenno puro un mezzanino su pe' monti del Trentino. 'Na schicchera a giulebbe? Dentro a 'n'attico a Marebbe. Pe' nu trullo m'arrovello, ma ar centro de Arberobello. Nun lontano (Andria) c'é un castello? Aoh, me pijo puro quello. E' nu castello molto antico che fu già de Federico (II). Sì? Mo' sarà de Faustorico! E vorrei abbità, in finale, sette anni al Quirinale".
Il quadro picassiano "Guernica" (m. 8 x 3,5) è un "falso" ideologico, perchè era stato dipinto da Picasso per la morte nell'arena del famoso torero Joselito. Pablo, dopo aver ricevuto 300.000 pesetas dell'epoca (qualche milione di euro odierni), versate da Stalin attraverso il Comintern, apportò alcune modifiche all'opera ribattezzandola Guernica e vendendola al governo repubblicano. Si spiegano così il Minotauro/toro (assassino) ed il cavallo (del picador, sventrato dalla stessa bestia) che campeggiano nel dipinto.
I morti nella cittadina di 5.000 abitanti furono solo 93 (e non 1.454, 2.000 o addirittura 3.000, come enfatizzato dalla propaganda governativa) per effetto di alcune delle molte bombe sganciate sul nodo stradale (e ferroviario) attorno al ponte Renteria. Guernica, peraltro, era anche sede di due fabbriche di armi e bombe. La cittadina, poi, fu devastata, oltre che dalle bombe italo-tedesche, dai comunisti e anarchici, i quali, prima di ritirarsi, appiccarono incendi con la benzina, mentre i minatori anarchici delle Asturie, fuggendo, fecero saltare con la dinamite molti edifici per ostacolare le truppe franchiste. Quel tragico lunedi 26 aprile 1937, per fortuna, non ci fu mercato, perchè sospeso dal delegato governativo Francisco Lozano (stesso cognome del marine USA, Mario, che sparò a Calipari).
I coniugi Bertinotti posseggono tre abitazioni: una villa con piscina in Umbria (familiarmente chiamata "la dacia", come quella di Stalin), un appartamento a Roma ed altro appartamento non ricordo dove. La canzone preferita di Fausto e Lalla è "Certe (Berti)notti...", cantata per loro (in russo) da Ligabue.
Pasquinata (dedicata ai coniugi Cipputi, Fabia e Minchio, come il duo pugliese di Striscia la notizia).
"Dice, mesta, sora Lella (Bertinotti), ma che sfiga, ma che jella. C'ò la villa con piscina, c'ò la casa romanina. Ma nun c'ò, Katia (Bellillo) mia, una villa a Pantelleria (come Visco). Me piacerebbe, puro, un castello a Vinchiaturo. Averei anche a giulebbe un bell'attico a Marebbe. E vorrei abbità, in finale, sette anni al Quirinale".
Accordo tra la Moratti ed il console cinese a Milano: in Via Sarpi ci sarà zona a traffico limitato. Sì, limitato...ai cinesi. Repubblichetta popolare cinese all'ombra della Ma dun nin, Mu lan.
Ricchi e poveri. In Italia, tra i politici, il più ricco è Berlusconi e Prodi, invece, é tra i più poveri. Poverino, Romano: ai due figli ha potuto donare, prima delle elezioni, solo 860.000 euro, esentasse grazie all'odiosa e vituperata legge di Berlusconi. Romano, ai figli (piezze e' core) si può dare di più, come dice una canzone, senza canzonare gli italiani.
I comunisti (non contrastati seriamente dai cattocomunisti, ovvero cattolici "adulti") pretendono che la Chiesa cattolica stia zitta, taccia, non parli, neppure mugugni, nemmanco "pensi" ad alta voce. La Chiesa deve diventare "chiesa del silenzio", come era nell'URSS e nei suoi satelliti, com'era ed é in Cina, a Cuba e dovunque domini il marxismo in tutte le "salse", anche la salsa latino-americana.
Forti perplessità delle UE sul "cuneo fiscale" italiano, sospettato di costituire un aiuto di Stato, vietato dal Trattato di Roma. Il rischio per i confindustriali, che per ciò lo scorso anno avevano benedetto Prodi, é di prendersi il cuneo come e dove non se lo aspettano.
Gli elettori come le pile. Tuttavia, le pile cogli ioni di litio sono le migliori, mentre gli elettori cogli ioni, cioé quelli che non vanno a votare, sono i peggiori.
Romano Prodi é un cuculo. Si é appropriato, difatti, dei benefici effetti (c.d. "tesoretto") della manovra del governo di Berlusconi, spacciando tale risultato positivo come prodotto dalla sua manovra. Non più faccia di mortadella, ma faccia di cuculo, anzi di cuculatello.
Spandono ombra lunghissima i Benigni, i Paolo Rossi, i Vergassola, i Cornacchione, le Littizzetto, i Crozza, i Guzzanti, i Luttazzi, i Fabio Fazio. Giganteggiano sotto il sole dell'Artico, cioè dell'Arte (con la foglia di fico), al cospetto dei fans, nani dallo sguardo attonito, come quello della dannunziana Undulna, dai piedi d'alcedine, che rimira l'Infinito alcionio (non leopardiano).
Rai di tutti (anche di Baudo e Cipputi), di più: a Cipputi T.P.S. ha aumentato del 2% la pensione mensile di 500 euro (10 euro in più, come ai carabinieri, ai poliziotti 8 euro); SanPippo, grazie a San Nicola(is), ha visto aumentare da 250.000 a 1.000.000 di euro il suo compenso festivaliero, per 5 giorni!
Sanremo e Pirandello: uno (Baudo), nessuno (il ministro Nicolais) e (due)centomila, cioè gli abbonati alla Rai, i quali, pagando "spontaneamente" e gioiosamente 5 euro "di più" per il canone 2007, hanno "offerto" 1.000.000 di euro a SuperPippo.
Sceneggiata. Il ministro Nicolais al posto di Bassolino o della Jervolino? Nicola-is, Nicola-essa e Nicola-o' malamente.
La UE sospetta il cuneo fiscale italiano di violazione alle norme del Trattato di Roma. Luca Cordero di Montezemolo confessa: "Mi prode il fattore "c". Sarà mica l'azione del "cuneo" fiscale che Prodi aveva in...testa?".
TG3 del 6 marzo, ore 7 e 30'. Paolo Longo, da Pechino, riferisce che "ieri le banche (asiatiche) avevano sceso". Per Longo, all'evidenza, "avere" è meglio di "essere" (con buona pace di Erich Fromm).Don Rodrigo Mussi, masticando (non un cardo rosso e turchino come l'asin bigio carducciano, ma) un sigaro (anzi un Fanfani, cioè un mezzo toscano, come lui), al pari di Casini (Pierferdi ostenta, però, da uomo grande, sigari grandi, "cubani"), ha tuonato: "Questo PD non s'ha da fare, nè ora nè mai!". Don Abbondio Prodi, dopo l'incontro con i bravi Folena e Salvi, disperando (Marx ne Salvi) di far accasare Fassino/Lucia e Rutelli/Renzo, medita di far intervenire l'Innominato partenopeo ("dicitincello vuje a sto cumpagne voste"). Per l'intanto, Rutelli/Renzo porterà all'azzeccagarbugli un paio di pollastrini (in mancanza di capponi) ed un mastello di latte appena munto, mentre fra Cristoforo Parisi sensibilizzerà la Monaca di Ponza: se sono Rosy, Fioroniranno (segue).
Don Rodrigo Mussi, masticando (non un cardo rosso e turchino come l'asin bigio carducciano, ma) un sigaro (anzi un Fanfani, cioè un mezzo toscano, come lui), al pari di Casini (Pierferdi ostenta, però, da uomo grande, sigari grandi, "cubani"), ha tuonato: "Questo Pd non s'ha da fare, nè ora nè mai!".
Vendita della SME ai tempi dell'Iri di Prodi. Vendita de (non ricordo) dalla Stet alla Siemens ai tempi dell'Iri di Prodi. Detto in Romano antico (alias in latino): da "Noli SME tangere" a "Ubi consiStet".
Vedi Napoli e poi muori. Per la puzza e la diossina.
Diceva Totò (principe De Curtis): "E io pago". Dice Totò (duca Bassolino) "E voi pagate".
Montezemolo bacchetta tutti, a destra e manca. Luca il censore. Insomma, Luca Catone.
Visco e Speciale: fu vis co-mpulsiva?
Sant'oro in Anno zero (con Agnoletto, vezzeggiativo di agnolotto, alla ricotta) accredita la tesi che tra i nomadi-rom non tutti sono da cacciare: al massimo (non D'Alema) solo il 99,9%.
Inoltre gli italiani sono più delinquenti degli immigrati, i quali, difatti, commettono solo 1/3 dei reati e popolano per il 50% le carceri. Gli immigrati, però, caro Michele IV (dopo l'Arcangelo, Serra e Cucuzza),sono soltanto il 5% della popolazione, talché il rapporto di delittuosità é di 8 a 1 per gli immigrati, se la matematica non é un'opinione e non é xenofoba.
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53