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Messaggi di Febbraio 2008

Post N° 351

Post n°351 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da dinilu
 

Il senatore Sergio De Gregorio (ex Idv poi passato nel gruppo Italiani nel mondo) risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione nell'ambito della più vasta inchiesta sull'ipotesi di "compravendita" di senatori tesa a far cadere il governo Prodi in occasione della discussione della finanziaria a Palazzo Madama. L'inchiesta a carico di De Gregorio «è - si specifica - un atto dovuto». Il procuratore capo Giovanni Ferrara ha delegato le indagini al pm Giancarlo Amato. Dovuto alla Legge, in nome della quale si attiva l'azione penale, obbligatoria.
Quest'ultimo, recentemente, ha chiesto l'archiviazione per le accuse contro Antonio Di Pietro, inquisito per falso in atti pubblici, appropriazione indebita e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (da Panorama). 

 
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Post N° 350

Post n°350 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da dinilu
 

Veltroni afferma: "...mi lascia sorpreso un'alleanza (del Pdl) al Nord, con la Lega Nord, al Sud con la Lega Sud e al centro...con la Lega Centro".
Lui, Flabby Cheeck (guance cascanti), la Stella (rossa) Solitaria, nonché Corridore Solitario ("Lone -red- Star" o "Lone Runner" direbbe Barack Obama) fa Lega con Di Pietro (dalla stalla alle stelle, ma -rivela Panorama- inquisito per falso in atti pubblici, appropriazione indebita e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) e fa Lega con i radicali, altri corridori solitari, come Casini, attaccatissimi al "marchio", come Casini... 
Uolter (come lo chiama Obama) Veltrino, uno e trino, come Dio: ha scolpito, sui sacri Sette Colli (7 a 1 contro il Monte Sinai), i 12 comandamenti (vulgo, cioé per il popolo, "azioni di governo"), due più dei 10 scritti sulle tavole ricevute da Mosé, affidandoli a Goffredo (di Buglione) Bettini.

 
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Post N° 349

Post n°349 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da dinilu
 

Settanta euro di multa per il pullman verde che accompagna il tour elettorale di Walter Veltroni: una contravvenzione per il mancato uso della cintura di sicurezza da parte dell’autista (infrazione che comporta anche la decurtazione di cinque punti della patente).
Anche il "capobus", l'obamiano Uolter, sarà "contravvenzionato" dagli elettori avveduti per voler guidare l'Italia senza la "cintura di sicurezza": il dl sulla sicurezza, adottato (dopo il massacro della povera Reggiani) in un consiglio dei ministri convocato di notte (!), è decaduto, lasciando nuovamente gli italiani alla mercé dei delinquenti immigrati.

 
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Post N° 348

Post n°348 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 

L'attrice Francesca Romana Rivelli, conosciuta da tutti come Ornella Muti, aveva trasferito la residenza a Montecarlo. Una decisione che non ha convinto l'Agenzia delle Entrate e neanche la Commissione tributaria di Roma che - confermando gli accertamenti del fisco - l'ha condannata, in primo grado, a pagare circa 1 milione di euro. Ma l'attrice risulterebbe recidiva, tanto che da accertamenti fiscali di queste settimane risulterebbe un nuovo debito con l'erario, tra imposte evase e sanzioni, di ulteriori 1,3 milioni.
L'attrice è rimasta....Muta, ma non in mutande.

 
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Post N° 347

Post n°347 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 

Nei bilanci di Celentano e del suo gruppo si scopre che il conduttore di Rockpolitik in tre anni ha consegnato all'Erario appena il 14,92% delle somme guadagnate. Gli anni che sono stati presi in esame da Il Tempo sono quelli dei bilanci depositati presso il registro della Camera di commercio di Milano: 2002, 2003 e 2004, quest'ultimo approvato dall'assemblea del 27 maggio 2005, poco dopo la prima firma del contratto per Rockpolitik. Nel triennio di regime la società dei Celentano ha incassato come fatturato 12 milioni e 623 mila euro.

L'utile prima delle imposte è stato di 4 milioni e 787 mila euro. Le tasse finali sono ammontate in tutto a 714.590 euro, equivalenti appunto al 14,92 per cento del guadagno realizzato. Per quanto riguarda i bilanci della Melampo cinematografica srl (la società di produzione dei film di Benigni) negli anni 2001-2004, ci sono giri di affari di tutto rispetto, e utili di conseguenza (salvo nel 2003). Perché in quel periodo, che parte ancora con lo sfruttamento de «La vita è bella», passa attraverso la maxiproduzione di «Pinocchio», e approda a «La tigre e la neve», il fatturato dei Benigni ha sfondato il tetto dei cento milioni di euro. I ricavi complessivi nell'era berlusconiana sono stati infatti di circa 107 milioni di euro, e l'utile, è ammontato comunque a 10,2 milioni di euro, qualcosa come venti miliardi di vecchie lire. Secondo le relazioni di bilancio firmate dal cognato di Benigni, Gianluigi Braschi (fratello di Nicoletta), al fisco nello stesso periodo sono stati versati in tutto 458.535 euro, pari appunto al 4,49%. I Celentano e i Benigni nel loro piccolo, quindi, non hanno avuto comportamenti fiscali diversi dai Ricucci, dai Coppola e dagli Statuto. Eppure sono diventati bandiere viventi del centro-sinistra.

Per Adriano e Roberto, insomma, la vita (fiscale) è bella, è sempre rock e, come per Fabio Fazio con i suoi 20 miliardi di lire di risarcimento avuti da mamma Rai, il tempo sempre "sereno è". Alla faccia del compagno Cipputi e dei quinquenariciuti, cioé di quelli con cinque narici (Guareschi ignorava che abbiamo tutti non solo due, ma quattro narici, due esterne e due interne, in gola, a memoria della nostra origine dai pesci).

 
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Post N° 346

Post n°346 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 

Il ministro Antonio Di Pietro è indagato per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e soprattutto per truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell’erogazione di fondi pubblici. L’inchiesta della procura di Roma verte su presunte irregolarità commesse dall’ex pm nella gestione delle finanze nell’Italia dei Valori. Sotto osservazione le spese elettorali, le movimentazioni dei conti del suo partito, l’utilizzazione dei finanziamenti pubblici incassati e delle somme ricevute dai simpatizzanti: in tutto, oltre 20 milioni di euro. Nelle carte c’è anche la storiella di un assegno «non trasferibile» da 50mila euro destinato al partito ma ugualmente incassato da Di Pietro, oggi alleato di Veltroni. Nel mirino dell’autorità giudiziaria, dunque, finisce la presunta gestione «privatistica» e «familiarletterae» del partito da parte del suo presidente, di cui hanno parlato pubblicamente parecchi ex compagni di viaggio (vedi Giulietto Chiesa, Elio Veltri e Beniamino Donnici) e su cui si dilunga, nel 2006, l’esposto-bomba presentato all’autorità giudiziaria romana dall’avvocato Mario Di Domenico, uno che dell’Italia dei Valori conosce ogni dettaglio essendo stato tra i soci fondatori ed avendo ricoperto l’incarico di segretario. È lui, l’uomo-ombra del Tonino nazionale, la gola profonda dell’inchiesta che preoccupa Di Pietro e i suoi alleati.
Il prossimo 27 febbraio, infatti, il gip Carla Santese deciderà che cosa fare del fascicolo 4620/07 che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati del ministro delle Infrastrutture. Tre gli esiti possibili nell’udienza in camera di consiglio fissata per quella data. Il primo: il gip accoglie la richiesta di archiviazione presentata il 10 gennaio 2007 dal pm Giancarlo Amato, motivata sull’obiettiva inesistenza di una legge specifica che regolamenti la vita dei partiti (tra le righe si fa comunque riferimento ad una eventuale «negativa ricaduta di immagine personale e politica - per Di Pietro, ndr - che la notorietà del fatto potrebbe determinare nell’opinione pubblica»). Il secondo: il gip opta per un supplemento di indagine invitando, così, il pm a svolgere nuovi e più approfonditi accertamenti alla luce anche delle ulteriori memorie presentate dalla parte offesa. Il terzo: il gip, alla luce del contraddittorio in udienza e delle risultanze investigative depositate, decide di rinviare a giudizio Antonio Di Pietro e in subordine la deputata-tesoriera dell’Idv, Silvana Mura, indagata anch’essa. Capitolo delicato quello del conto in banca nel quale sarebbero passati i circa due milioni di euro che sarebbero stati stornati dal bilancio dell’IdV per essere poi utilizzati in personali campagne elettorali senza il nulla osta previsto nello statuto del partito. Buona parte della documentazione esaminata dalla Gdf è dedicata al complicato intreccio politico finanziario dell’Italia dei Valori diviso tra «partito-movimento» e «associazione». In entrambi i casi presiede Di Pietro, la tesoriera è sempre la Mura, la poltrona di segretario dal 2006 è ricoperta da Susanna Mazzoleni, già signora Di Pietro. Chi fa da sé, all’Idv, fa per tre.
CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI IL PRIMO......DI PIETRO.

 
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Post N° 345

Post n°345 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 

Film di guerra (non a colori, ma) in bianco e nero.
Se nei giorni scorsi la ex first lady si era detta "onorata" di concorrere alla Casa Bianca con un avversario come Obama, oggi ha usato toni completamente diversi.
"Vergognati, Barack Obama!" ha detto Hillary parlando a Cincinnati e presentandosi sul palco esibendo una serie di messaggi elettorali distribuiti dalla campagna di Obama e riguardanti appunto le proposte di Hillary in materia di sanità. Quella posta secondo Hillary, è "completamente fuorviante".
A' la guerre comme à la guerre: Hillary si incavolerà nera e Barack diventerà bianco-livido per la rabbia.

 
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Post N° 344

Post n°344 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 
Tag: Sogni

Scrive Scalfari, l'EuGenio del giornalismo: "Sin d'ora comunque si va diffondendo nella pubblica opinione e nei "media" la sensazione del dinamismo di Veltroni e della staticità del suo avversario....un capovolgimento di tutti i pronostici che fin qui sembravano certi: il Partito democratico, già ora, non ha più come obiettivo massimo quello di pareggiare al Senato, ma addirittura quello di vincere nelle elezioni per la Camera incassando così il premio di maggioranza che la legge elettorale prevede. Chi l'avrebbe mai immaginato appena un mese fa? Naturalmente questi ragionamenti simulano una realtà virtuale e vanno quindi presi con molta cautela".
Oniricità di Eugenio: i sogni ad occhi aperti (i maligni direbbero vaneggiamenti) suoi e della "pubblica opinione", che poi è quella degli ex comunisti (rivoltati a socialdemocratici: Saragat si rivolta nella tomba) & degli ex cattocomunisti, sogni che a Napoli (consultando la Smorfia) si giocherebbero subito al lotto, diventano "realtà virtuale simulata", come dire, appunto, sogni stupefacenti (non da droghe per molti).

 
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Post N° 342

Post n°342 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da dinilu
 

Da  Panorama. "Il 27 febbraio, al tribunale di Roma, il gip Carla Santese dovrà solo decidere se approfondire le indagini, archiviare l’inchiesta (come ha chiesto il pm Giancarlo Amato) o rinviare a giudizio gli indagati. Ipotesi di reato: articoli 476, 479, 640 bis e 646 del Codice penale. Traduzione: falso in atti pubblici, appropriazione indebita e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La notizia che nel fascicolo 4620/07 c’è il nome di Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture, rischia di abbattersi sulla campagna elettorale del Partito democratico. Con Di Pietro è indagata Silvana Mura, deputata e tesoriere dell’Italia dei valori.
Come già ricostruito da Panorama nei numeri scorsi, i parlamentari Di Pietro e Mura sono l’anima dell’Italia dei valori fin dalla fondazione, il 26 novembre 2000, nello studio del notaio Bruno Cesarini di Roma. Giuridicamente si tratta di un’associazione non riconosciuta, senza fini di lucro, che per statuto “intende contribuire a contrastare abusi e ogni tipo di reato contro la pubblica amministrazione”.
Per farne parte ci vuole però un atto notarile e l’espressa accettazione del presidente. Un movimento ermetico al punto che dal 26 novembre 2000 a oggi i soci non hanno mai superato l’esorbitante numero di… tre. Chi sono? Il presidente è sempre lui: Di Pietro, l’ex pm di Mani pulite poi passato alla politica. Il tesoriere è Silvana Mura, un’ex commerciante di accessori e abbigliamento a Chiari (Brescia) che nelle interviste si racconta “amica di famiglia” di Tonino. L’unico incarico mobile è quello del segretario: inizialmente era Mario Di Domenico, amico e avvocato personale di Di Pietro. Poi qualcosa è andato storto, Di Domenico nel 2003 si è dimesso (”Dopo aver constatato irregolarità notevoli nella gestione economica” come ha fatto mettere a verbale davanti al magistrato) e da collaboratore di Di Pietro è diventato collaboratore della giustizia, da per Tonino a contro Tonino.
A fare da segretario, il 26 luglio 2004, è così arrivata Susanna Mazzoleni, moglie di Di Pietro e madre dei suoi figli Anna e Antonio. All’Idv si fa tutto in famiglia. Di Pietro, il presidente, nomina il tesoriere. Silvana Mura, l’amica di famiglia, in qualità di tesoriere prepara i bilanci. Di Pietro li approva. L’ultima parola spetta all’assemblea dei soci, ossia a Tonino, a Mura e a Mazzoleni.
E il partito? Il partito si chiama sempre Italia dei valori, ha lo stesso presidente dell’associazione, Antonio Di Pietro, e lo stesso tesoriere, Silvana Mura; ma giuridicamente è una cosa ben diversa dall’associazione Idv che prende i soldi. Un essere giuridico a due teste. Al partito infatti può iscriversi chiunque, ora anche via internet, ma in base allo statuto diventa un semplice “aderente”. A decidere su linea politica, candidature, alleanze, e soprattutto sui bilanci, è solo ed esclusivamente il presidente, Di Pietro.
Un presidente con poteri assoluti, tanto che nello scorso ottobre Giuseppe Tarantola, presidente della prima sezione del tribunale civile di Milano, ne era rimasto stupefatto: lo statuto “consente al fondatore di approvare i rendiconti preventivi e consuntivi per milioni di euro” senza praticamente alcun controllo. “Una società personale” l’ha definita Marco Pannella dai microfoni di Radio radicale. Il marchio è fondamentale, proprietà di Di Pietro: registrato a Genova il 1° agosto 2000, numero Ge2000C000346, con classe di protezione numero 38, 41 e 42, ossia come “marchio d’impresa personale”. Grazie a quel simbolo, dal 2001 a oggi all’associazione Idv, coi suoi tre soci, sono stati attribuiti 22 milioni e mezzo di euro. I giudici decideranno, se mai si arriverà al processo, se c’è stata truffa o appropriazione indebita".
Tonino, comunque, è stato sempre amato dai suoi colleghi per la sua pervicacia e santificato dal popolo per la sua adamantina onestà. Sono sicuro che l'inchiesta sarà archiviata, per insussistenza delle accuse, dal Gip Santese, come richiesto dal pm Amato.

 
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Post N° 341

Post n°341 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da dinilu
 

Marx, ha stancato: "Dopo Marx, aprile". Aprilex, meglio.

 
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Post N° 340

Post n°340 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da dinilu
 
Tag: Pibe

Per il numero 1 del tennis azzurro Potito Starace, tifoso doc del Napoli, l’incontro con Diego Armando Maradona è stato una grande delusione. Secondo quanto scrive la stampa sportiva argentina, Starace sarebbe stato sommerso di insulti da parte dell’ex Pibe de Oro durante il match dei quarti di finale perso con l'argentino David Nalbandian.
Pibe de Oro? Pibe color Oro, odore sui generis.

 
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Post N° 339

Post n°339 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da dinilu
 

Un milione di russi è sceso in piazza sabato mattina a Mosca per manifestare contro «l’aggressione» della Nato e contro l'indipendenza del Kosovo.
Il ministro serbo per il Kosovo, Samardzic, ha affermato: «La radice della violenza è la violazione del diritto internazionale, il governo serbo continuerà a chiedere agli Usa di assumersi la responsabilità di una violazione del diritto internazionale e di aver sottratto una parte del territorio serbo».
Tutto per gli albanesi musulmani, molti dei quali vengono a delinquere in Italia (vedete la cronaca nera, ma soprattutto quella sottaciuta: spaccio e sfruttamento di donne e bambini), mentre quelli che restano "vivono alle spalle dell'Europa ", beneficiando di molte centinaia di milioni di euro (costo dei soldati delle c.d. forze di pace ed aiuti vari), buona parte italiani, mentre ce ne freghiamo dei neri cristiani ed animisti a centinaia di migliaia massacrati e ridotti agli stenti nel Darfur dagli musulmani arabofoni (Janjaweed) del regime di Khartoum.
Del Kosovo (e dei suoi sostenitori) ci siamo rotte le...uova!

 
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Post N° 338

Post n°338 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da dinilu

È andato a «Cous Cous» del regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche il premio Cesar come miglior film del 2007. Ma la serata parigina è stata animata anche da Roberto Benigni, che ha ricevuto il riconoscimento alla carriera.
Roberto Benigni ha chiesto un minuto di silenzio in memoria di Michelangelo Antonioni e Ingmar Bergman. Poi, lo show. «Tante grazie alla Francia, sono pieno di gioia come un cocomero», ha esordito Benigni. «Vi siete presi tutte le più belle donne italiane, qui in Francia. Avete Carla Bruni, Monica Bellucci e la Gioconda».
«Attraverso tutto quello che hai fatto i tuoi film, i tuoi ruoli, quel che hai detto -gli ha risposto Fanny Ardant- ti sei rivelato un uomo politico generoso e audace, un umanista che ha sempre parlato della giustizia della libertà, un uomo libero, e allora - ha proseguito a quel punto in italiano l’attrice francese - per questo canto d’amore alla vita, ti dico "bravo"».
Il film "Cuss e chess" (costui e colei in dialetto abruzzese) del regista Chechicca sugli spacciatori di droga/morte tunisini, come Azouz Marzuk e migliaia di altri maghrebini, specie marocchini, riceverà il premio Brutus&Cassius (non Clay) nel 2008?
Roberto Benigni, il Genio della Val d'Orcia, avrà, in memoria, 24 ore di silenzio, il 30 di febbraio, giorno che sarà introdotto a posta per lui.
Roberto, pur preferendo il cocomero rosso alla zucca arancione, non ha aggiunto alla lista delle donne italiane più belle la moglie Nicoletta Braschi perché nel giudizio non c'era, come endiadi, anche "le più brave".
Fanny Ardant, la libertaria osannatrice dei brigatisti rossi, i quali hanno "liberato" dalla vita tanti italiani, giudica Roberto "uomo politico generoso e audace": che Roby sia uomo pare di sì, ma generoso ed audace con chi? Non con i musulmani, i quali hanno tanto bisogno di coraggioso sostegno contro i cristiani, specie nel Darfur, in Nigeria, in Indonesia, in Turchia, ecc. Robbie, l'umanista: Fracchia gli direbbe "Com'è umanista Lei...". Un uomo libero di far quattrini e ricevere osanna anche se scoreggia.

 
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Post N° 337

Post n°337 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da dinilu
 

*L'attore americano Robert DeNiro ha tessuto le lodi di Obama, contestando una Hillary «che ha votato a favore della guerra in Iraq nel 2003».
Robert pro Barack? Ovvio per uno che si chiama De Niro! Se si fosse chiamato De Bianco.... 
*Il colpo di grazia ad Obama, proprio nel giorno in cui i sondaggi lo vedono in rimonta su Hillary a livello nazionale, è venuto da David Plotz, vicedirettore dell’influente rivista online Slate.com che in podcast ha paragonato lo stile oratorio del candidato afro-americano a quello di Benito Mussolini, definendolo “fascista”.
Hillary ora può cantare: "Faccetta neraaa......".
*Primarie Usa: la favola di BiancaNero.

 
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Post N° 336

Post n°336 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da dinilu
 


Poste Informa. Notiziario trasmesso negli Uffici postali stamattina: per 1 minuto si vedono Veltroni ed il suo Pbus (alla Eta Beta); per 10 secondi appare Bondi, poi flash su Cossiga, Scalfaro Andreotti e sull'aula del senato. Fine. Praticamente il 95% dedicato al Pd ed ai suoi fans ex presidenti, senatori a vita. PD, cioé Poste Disinforma! Alla faccia della par (pav dice Scalfaro) condicio. Alle Poste il Pd è raccomandato, anzi assicurato.

In Italia ci sono tanti bamba (per lo più a sinistra) e pochi bimbi. Purtroppo.

 
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Post N° 335

Post n°335 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da dinilu
 

D'Alema: "Presto rafforzata presenza italiana (nel Kosovo). Serbia informata delle nostre ragioni".
Nove anni fa Massimo "informava" la Serbia delle ragioni italiane con i bombardamenti: ragioni esplosive.

Il riconoscimento dell'Italia dell'indipendenza del Kosovo «non è una scelta mossa da ragioni di ostilità», ha poi evidenziato il ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
Neppure le bombe del 1999 erano ostili: parola di Max "bomb".

 
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Post N° 334

Post n°334 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da dinilu
 

Prodi: «Il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo non toglie nulla alla Serbia» con la quale l'Italia continua e continuerà ad avere sempre un rapporto di «amicizia e affetto».
Siffatta dichiarazione del leader di un Paese che appena nove anni fa, sia pure in una situazione contingente drammatica, bombardò la Serbia, non appare, più che conciliante, affetta da diplomatica ipocrisia, se non pure beffa?

 
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Post N° 333

Post n°333 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da dinilu
 
Tag: NYT

Primi, immancabili, colpi bassi nella corsa per la Casa Bianca. L’obiettivo è il candidato repubblicano John McCain che ha immediatamente smentito, come parte di una "vile campagna diffamatoria", la notizia rivelata oggi dal New York Times di una sua vecchia relazione (risalente e ben otto anni fa) con una giovane lobbista di una compagnia di telecomunicazioni.
In una nota diffusa dallo staff "È un peccato che il New York Times abbia così abbassato i propri standard, lasciando spazio a una campagna sporca"
NYT, che non smentisce di essere destrorso, dovrebbe andare un po' più indietro nel tempo, quando il ragazzino Barack Hussein (come Saddam) Obama, figlio di un keniota musulmano, frequentava una madrassa, scuola coranica in cui indottrinano, anche ossessivamente, i bambini.
Per un presidente Usa è forse più pericolosa una relazione sentimentale della fede islamica?

 
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Post N° 332

Post n°332 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da dinilu
 
Tag: Spine

*Veltroni vuol candidare nel Pd la giornalista di Repubblica Concita De Gregorio. Walter candidi Concita (e) pure Tarzan.
*D'Alema: sì al Kosovo. Nuovi bombardamenti sulla Serbia?
*Prodi e D'Alema: siamo amici dei serbi. Amici come Bruto e Cassio di Cesare.
*Andy Luotto candidato nel Pd assieme a Marco Cappato? Tandem Andy-Cappato.
*Al Bano capolista del Pd in Puglia: se questa è la testa, anzi l'ugola, figurarsi la coda. Il Pdl, in risposta, candiderà Loredana Lecciso o Romina Power?
*Ripescata nelle liste Pd la moglie di Fassino: il fàssino discreto di Anna Maria Serafini.
*Radicali già radicalmente ostinati: "con" il Pd e non "nel" Pd". Ora si fanno candidare "nelle" liste Pd. Tra le opere liriche prediligo "I pagliacci".
*Non convertito il dl sulla sicurezza (sponsorizzato dal "buon" Walter dopo l'omicidio Reggiani). Nessuna espulsione per i delinquenti extracomunitari. Er Piotta direbbe "Aoh, italiani scontenti e cojonati".

 
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Post N° 331

Post n°331 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da dinilu
 

Uno studio, pubblicato su Nature Biotechnology, dimostra che un parassita del cotone, il lepidottero Helicoverpa Zea, ha sviluppato la resistenza alle piante che sono state geneticamente modificate per uccidere gli insetti della sua specie. Questo super-parassita - si legge in una nota di Greenpeace - si è sviluppato nelle piantagioni di cotone Ogm in Mississippi e Arkansas, e ora gli agricoltori sono costretti a fare maggior ricorso ad antiparassitari per sconfiggere il super-parassita. Una sorte che potrebbe toccare presto anche ad altre colture.
Mutazione contro mutazione, come per gli antibiotici. C'è da preoccuparsi.

 
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