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Messaggi del 01/01/2008

Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 01 Gennaio 2008 da dinilu
 

Sfogliando "Io donna" del 22.12.2007, il femminile del Corriere della Sera (copia omaggio presa da mia moglie).
Vi scrivono giornalisti eccellenti come Beppe Severgnini, Milena Gabanelli e Giovanni Floris.
Paolo Salom tratta di immigrazione in un "mondo di stranieri": salam, Shalom!
Claudio Sabelli Fioretti trafigge a colpi di fioretto le "facce di tolla" di destra, specie i "difensori della famiglia" Berlusconi, Fini, Casini, Michela Brambilla (razzolano male, ma predicano bene), oltre a Cuffaro, Selva, Mele, assieme ai Savoia, a Moggi, a Valentino Rossi.
Scrive CSF "Vip che possono azzardare comportamenti che vietano alle masse dei loro amministrati", aggiungendo "ma come poteva pensare Silvio Berlusconi, quando è morto Enzo Biagi, di poter sfuggire alla risata generale dicendo cose mielose sul grande giornalista, come se la gente avesse dimenticato l'editto bulgaro con il quale il premier aveva forzato l'allontanamento di Biagi dalla Rai?".
Posto che, Claudio dal doppio cognome inviso a Olivier Twist Diliberto, per definizione "mielose" possono essere soltanto le prose del direttore Mieli, certi personaggi di sinistra frequentano Venezia e Porto Tolla.
Mi sovviene del prode Prodi, quello che "duro perché faccio" (in amore, però, bene fa solo chi è duro), il quale vituperò ad ogni pié sospinto le leggi berlusconiane sulla intassabilità di successioni e donazioni e sul condono tributario. Poi, un mese prima delle elezioni, Romano donò ai suoi due figli 860.000 euro esentasse, mentre la moglie Flavia sembra abbia fatto il condono fiscale per una sua società (piccola così, come quella di attenti al lupo, anzi al Lapo). Romano nulla disse agli italiani in proposito, fedele al suo motto, mutuato da quello della Benemerita, "Uso a comandar tacendo". Nixon si dimise per aver mentito agli americani. Tacere la verità non equivale a mentire? Prodixon, allora? Col cavolino di Bruxelles!
Segue Vincenzo Visco, Vivì per gli amici, il quale avrebbe esercitato vis compulsiva (violenza morale, illegittima, ma penalmente non rilevante) sul generale Speciale. Vivì è proprietario di una villa a Pantelleria (ove tornare per scordare il...passito), per la quale, dicono le malelingue, avrebbe fatto il condono edilizio.
Fausto Bertinotti, già inviato dell'Onu, data la sua competenza in materia di cachemere, per risolvere l'annosa quérelle tra India e Pakistan per la regione del Kashmir, possiede una villa con piscina a Massa Martana (PG), vicino alla villa bipiscinata di Cipputi, nonchè due appartamenti, di cui uno a Roma.
I comunisti sono tutti uguali, ma (l'orwelliano Napoléon insegna) alcuni sono più uguali degli altri. Predicano sempre benissimo e razzolano altrettanto bene, anche su yacht e su isole.
Mastella, ministro di clemenza e giustizia, Clemente fin dalla nascita, l'Uomo di Ceppaloni (terzo dopo Giolitti, l'uomo di Dronero e Mussolini, l'uomo di Predappio), non pago della villa con piscina a forma di cozza, pare abbia acquistato immobili per la propria famiglia a prezzi maggiorati (facendo gli affari di Maria Cazzetta, che comprava a 10 per rivendere a 5). Benefattore della pubblica finanza e di condannati che sofrono di ogni contrada d'Italia, tranne una.
Scrive CSF: "i leader di questo popolo di poeti e navigatori, di intrallazzatori e di  furbacchioni". Quelli di destra, beninteso, ché a sinistra sono tutti illymitatamente santi, anche i milionari, ma di soldi (de)benedetti, odorosi di virtù per l'infallibile fiutatore Marco Travaglio, detto Travprezzemolo perche partecipa ed interviene dovunque e scrive ovunque (anche su riviste femminili come "A" di Latella) di tutto su tutti.
Un personaggio di Gargantua e Pantagruele si chiama Snasaculo.
Quanto a Biagi, il grande giornalista, morto a tarda età di malattie ed acciacchi, si era solo limitato, alla vigilia delle elezioni, ad ospitare Benigni, accanito fan di Berlusconi, a favore del quale fece un appassionato ed entusiastico spot elettorale, così bilanciando lo spot pro Rutelli di Marco Travaglio, ospite di Daniele Luttazzi. 
L'editto, comunque, procurò a Biagi (il quale carduccianamente già tirava più di 4 paghe per il lesso) una buonuscita di 1,5 milioni di euro, della quale Enzo si dichiarò pienamente soddisfatto, ancorché molto inferiore all'indennizzo di 20 miliardi di vecchie lire che la Rai aveva sganciato a Fabio Fazio, conduttore non fazioso di "Chetempochefa"(zio). Come per Drupi, sempre "Sereno è" per Fabio, con quei miliardi ricevuti una tantum e con le periodiche, molte migliaia di euro attuali.
Mentre la Littizzetto te l'attizza di brutto, con le ostentate poppette che rivaleggiano, quasi vittoriosamente, con quelle della Monica Bellucci.
Emanuela Zuccalà titola "legati ad un Cus" (già Pacs e Dico) che mi ricorda la canzone di Nico Fidenco "legata ad un granello di sabbia". Per i maghrebini, comunque, c'è la variante Cus-Cus.
Tra le Lettere&email, C.P. scrive sul problema del Darfur (le colpe sono dell'Onu e di Khartoum): "Se davvero le risoluzioni Onu non valgono nulla, allora a che serve questo immenso ente sovranazionale?". Onu? Mezzu! C'era una volta un segretario generale dell'Onu, U Thant. L'attuale segretario, Ban Ki Moon, impotente, sembra U Nient. Onu? Organizzazione non utile (anzi, utile solo all'esercito di dipendenti, oltre 58.000, strapagati: il Sole-24 Ore).

 
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