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Messaggi del 06/01/2008

Post N° 147

Post n°147 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da dinilu
 

Nell'ultimo concorso per l'accesso alla magistratura, con 43.000 domande e 4.000 concorrenti agli scritti, migliaia di essi sono stati "scartati" per imperdonabili errori di grammatica, di sintassi e persino di ortografia ("q" a posto della "c" ed altri orrori). Uno ha scritto persino "Tribunale dell'Ajax" (pensando forse alle pulizie dei tribunali o alla squadra di calcio). Dei 380 posti messi a concorso, ben 58 resteranno, per "insufficienza" di materia (grigia) prima, scoperti! Giovani che hanno conseguito, impunemente, laurea e master e magari hanno frequentato una scuola di preparazione al concorso. La notizia, però, non è che l'Italia, popolo di santi e di navigatori, naviga da anni nei bassi "fondali" delle classifiche mondiali sulla qualità della scuola e degli studenti, ma che ci siano ancora degli esaminatori capaci non tanto di "rilevare" le (ictu oculi) gravi carenze di siffatti maratoneti degli studi, ma di "cacciarli" dall'anticamera delle aule di Giustizia come Gesù cacciò dal Tempio i mercanti. Può consolare un po' il fatto che, mentre un giudice che sbaglia può dare torto a chi ha ragione (facit de nigro album), il medico che sbaglia manda la gente all'altro mondo.  

 
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Post N° 146

Post n°146 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da dinilu
 

Sorbendo l'Espresso n. 1 del 10.1.2008. Incipit Giorgio Bocca con "L'antitaliano" (meglio l'anti italiano, avendo scritto "quando intercessi per Naria.."), il quale, tanto per cambiare, se la prende con Berlusconi "ossessionato dal potere (e dalla volontà di distruggere) il bonario...pacioso professore di Bologna", evocando (persino) Mussolini, ai cui tempi Giorgio, giovane talento, partecipava ai Vittoriali, fatto di cui ora egli , come la spoglia di Napoleone, è immemore. A malincuore George ammette che "il Cavaliere è amato da milioni di italiani", concludendo che "non possiamo far altro se non seguire la sua vertiginosa parabola", ascendente aggiungo io, mentre quella del Professore/Mortadella (meglio Culatello, che è l'Università del salume) è discendente.
Piero Ignazi, il sorridente professore emerito (per merito comparativo?) di Politica comparata all'Università di Bologna, acuto politologo ed aulico, forbito scrittore ("sic", "ca va sans dire", "ego", "in primis", "bargaining-oriented", "ratio", ecc.), anche lui dà in testa a Berlusconi (il malato di persecuzione, selon Pierre, è proprio il Cavaliere), colpevole di tutti i mali d'Italia ed anche del resto del mondo, ma che, con l'exploit del nuovo partito e dell'entente cordiale con Veltroni, "ha irretito gli avversari e controllato l'agenda politica".
Marco Travaglio, meglio Travprezzemolo perchè scrive a quattro e sei mani (se fosse turco  pure a ottomani) ed è dotato sia del dono dell'ubiquità (compare dovunque ed anche in posti diversi nello stesso momento) e sia di un fiuto infallibile (come quello di Snasaculo, personaggio del rabelesiano "Gargantua e Pantagruele") per i soldi di destra (maledetti, mentre quelli di sinistra sono debenedetti), "sfracella" il povero Mastella, "il cosiddetto ministro della Giustizia", auspicando che nel prossimo rimpasto di governo lasci tale incarico. Scrive, difatti, Marco l'evangelista: "Visto che lo statista di Ceppaloni aveva chiesto fin dall'inizio la Difesa, sarebbe il caso - pur tardivamente - di accontentarlo. Prima che riapra bocca". Mastella, l'Uomo di Ceppaloni (terzo dopo Giolitti, l'uomo di Dronero e Mussolini, l'uomo di Predappio), ministro della Difesa? E Parisi? Clemente, stavolta inclemente, direbbe che "Paris val bene una messa...in c...".
Segue l'inenarrabile, inarrivabile Serra Michele (sesto dopo l'Arcangelo, Bongiorno, Sant'oro, Cucuzza e  Placido), il quale cazzeggia da par suo ("Satira preventiva") in nonsense dal titolo "Pamela si rifà il seno con il calcestruzzo". Geniale. Se fosse Scalfari sarebbe EuGeniale.
Riccardo Bocca (figlio di Giorgio? Ecco perchè l'Espresso va forte: per fortuna che c'è Riccardo!) titola "Odissea carcere", scoprendo l'acqua calda (non quella che viene dalle minzioni, veh) e cioè che "dopo un anno l'effetto indulto è già svanito...Così le carceri italiane scoppiano di nuovo".
Sistole e diastole della popolazione carceraria. Siamo tornati alla situazione di prima dell’indulto, cioè all'«inevitabile sovraffollamento delle carceri», come era stato denunciato dal capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Ettore Ferrara, in una conferenza stampa al ministero della Giustizia. Dopo l'indulto la crescita della popolazione carceraria era stata, difatti, di non meno di mille unità al mese.
Quest'anno si farà un altro indulto per svuotare le carceri (nuovamente) affollate. Come tirare lo sciacquone del water ingorgato di "materia organica". Fino al nuovo intasamento. 
Perdonismo inane e fatica inutile, come quella di Sisifo.
Prodi, invece, è "Si, so, fo (e duro!)".
Michele Serra, sdraiato su l'amaca, pontificava: "E' in fondo, questo stupore di fronte all'eroico bosniaco o al generoso senegalese, una piccola forma di razzismo...Penso che gli stranieri...che sono più del cinque per cento...sono buoni e sono cattivi, laboriosi e pigri, onesti e disonesti tanto quanto noi". Equivalenza, quindi. Ma, se sono il 5-6% della popolazione (ora arrivata a 59 milioni) e commettono 1/3 dei reati e costituiscono il 50% dei detenuti nelle carceri, con un indice di criminosità o delittuosità 7 volte maggiore degli italiani, dov'é l'equivalenza? Pigri quanto noi? E i Rom, che sono "pigri", cioé non lavorano, al 100%? Ed i romeni primi negli omicidi, nei furti, nello sfruttamento di donne e bambini, ecc.? Ed i marocchini, primi nello spaccio di droga/morte e secondi negli altri delitti dopo i romeni? E gli altri magrebini, gli albanesi, i senegalesi/nigeriani, terzi e quarti nello spaccio e negli altri reati? Per tacere dei predicatori mussulmani di odio e di morte, come a Ponte Felcino (PG).
Intermezzo. Dopo i caucus in Iowa, Hillary Clinton canta , con voce stentorea alla Dionne Warwick, "Vorrei la pelle neeera!". I presidenti Usa sono stati finora (maschi) wasp (white, anglo-saxon, protestant), talora wasc (catholic) come John Kennedy. Hillary Rodham Clinton é (women) wasp. Barack Hussein (!) Obama , invece, é baam (black, afro-american, muslim). Gli Usa sono pronti al cambiamento: (solo) donna o, addirittura, nero e musulmano?
Paola Pilati prevede "Così decollerà AliFrancia" (avevo scritto il 29 dicembre u.s.: "Alitalia si traduce in francese Ailes France o AirItalie? AirItalia o AliFrance?"). Declassata Malpensa da hub a buh!, Parigi rimarrà "hub internazionale", mentre "a Fiumicino rimarranno le tratte verso il Sudamerica, l'Africa e il Medio Oriente: insomma verso il 2° o il 3° mondo.
Edmondo Berselli, il giornalista esimio che la dà a bere a tutti quelli di sinistra, tratta "L'enigma Romano". Ci sono raffigurati i coniugi Prodi, entrambi fruitori di non enigmatiche, anzi odiose leggi berlusconiane, cioè quella sulle donazioni esentasse (860.000 euro ai loro due figli, un mese prima delle elezioni) e quella del condono fiscale (per una società flaviana).
Francesco Bonazzi scopre, aussi lui, l'acqua calda (frutto di altra minzione) e parla di "Val d'Aosta e di privilegi". I valdostani "possono contare sui nove decimi delle entrate. Neppure i catalani sono riusciti a ottenere così tanto (mentre) il presidente della Regione è il più pagato d'Italia con i suoi 10.500 euro al mese, rimborsi esclusi". Vavavooommmm!
Chiedo a Grillo come si dice in francese vaff......., ma anche come si dice in tedesco, poichè quelli dell'Alto Adige, prechen Sud Tirol, stanno altrettanto bene, cittadini italiani di serie AA, come Alto Adige (ariprechen Sud Tirol), e di serie A, come Aosta (Aout, je vous prie). Gli altri italiani sono di serie da B a Z, come quelli meridionali.
Però i parlamentari aostani e sudtirolesi votano per il governo Prodi, dei comunisti che, dicono, stanno dalla parte dei cittadini di serie Z. Dicono. Anche Bertinotti, che ha villa con piscina a Massa Martana (familiarmente chiamata "la Dacia", come quella di Stalin), vicina a quella di Cipputi, dove passa i bertigiorni e le bertinotti di relax, nonché due appartamenti, di cui uno a Roma, mentre Vincenzo Visco (Vivì per gli amici) possiede villa a Pantelleria (dove ama scordare il...passito, specie quello recente, non proprio speciale) e D'Alema ha uno yacht solo due metri più lungo di quello di Cipputi.
La canzone preferita di Fausto e sua moglie Lella è "Certe (Berti)notti...", cantata per loro (in russo) da Ligabue.
Pasquinata (dedicata ai coniugi Cipputi, Fabia e Minchio, come Fabio e Mingo,il duo pugliese di "Striscia la notizia"): "Dice, mesta, sora Lella, ma che sfiga, ma che jella.  C'ò la villa con piscina, c'ò la casa romanina. Ma nun c'ò, Katia (Bellillo) mia, una villa a Pantelleria (come Visco).  Fo 'na villa ner futuro sopr' ar Capo Palinuro? 'Na mansarda ar quinto piano? Vabbè, ma a Capo Vaticano. Prenno puro un mezzanino su pe' monti del Trentino. 'Na schicchera a giulebbe? Dentro a 'n'attico a Marebbe. Pe' nu trullo m'arrovello, ma ar centro de Arberobello. Nun lontano (Andria) c'é un castello? Aoh, me pijo puro quello. E' nu castello molto antico che fu già de Federico (II). Sì? Mò sarà de Faustorico!  Me piacerebbe puro un castello a Vinchiaturo. E vorrei abbità, in finale, sette anni ar Quirinale. Viva l'uguajanza, aoh! Quela de Napolione der coso...de l'Orwello".

 
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