Il roveto

Post N° 172

Ho ricevuto una lettera da Fernanda Maoggi, direttore dell'Ufficio Abbonamenti alla Tv di Stato (vulgo Rai), con la quale, invitandomi a pagare il canone (avente natura di tributo, come sancito dalla Cassazione), aumentato ad %106,00, conclude: "Cogliamo l'occasione per augurarLe un felice 2008".
La felicità è quella promessa da Prodi, che difatti ha alleggerito le tredicesime, ma in compenso ha aggiunto, agli altri aumenti (del pane e di altri alimentari, della benzina, ecc.), quello del "balzello" Rai-Tv.
Alla Maoggi fo presente che ieri, cioé nel 2007, il canone era di €104 e l'altro  ieri, cioé nel 2006, era di €99,60. Inoltre, chiedo alla Maoggi, "e se domani" (come cantava Mina), cioè nel 2009, il canone arrivasse alla cifra tonda di €110,000? Aumenterebbe la felicità degli italioti!

Post N° 171

Scrive Sergio Romano sul Corsera: "....l’argomento con cui i magistrati inquirenti si sono sistematicamente sottratti a qualsiasi critica e riforma: l’obbligatorietà dell’azione penale. Hanno agito discrezionalmente, scelto le indagini che maggiormente corrispondevano alle loro preferenze ideologiche, concentrato la loro attenzione sui temi che avevano maggiore risonanza pubblica, e hanno inevitabilmente trascurato questioni apparentemente modeste da cui dipende la vita quotidiana dei loro connazionali. Ma hanno risposto alle critiche, in ogni occasione, invocando l’«obbligatorietà dell’azione penale». La riforma della giustizia comincia dalla revisione di questa formula ipocrita che ha tanto contribuito a fare della magistratura inquirente un potere separato e autoreferenziale".
Parole da meditare attentamente per la loro innegabile, sconfortante fondatezza.

Post N° 170

Ai registi impegnati, beninteso a sinistra (ché l'intellighentzja sta tutta e solo da quella parte), rivolgerei la preghiera di andare a fare un cult, intendo un film culturale, come i tanti finanziati dallo Stato, cioé da Pantalone, mai andati nelle sale cinematografiche o con incassi risibili.

Post N° 169