Creato da dinilu il 24/12/2007
satira politica e di costume

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Messaggi del 27/01/2008

Post N° 224

Post n°224 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da dinilu
 

Ipse dixit. Ciampi, intervistato da Marzio Breda: "E posso soltanto dire che considero assurdo andare alle urne con una legge elettorale come quella che abbiamo adesso.
Occorrerebbe cominciare da una sorta di patto tra le forze più responsabili, perché stavolta è più che mai in gioco l'interesse nazionale...Sì, (Prodi) ha chiarito certe contraddizioni e certi equivoci — ma forse si potrebbe dire ambiguità — interni alla maggioranza. Che da mesi si reggeva solo su pochi, esilissimi fili. Tra continue scuciture e rammendi. Prodi ha mediato finché ha potuto, con un'incredibile pazienza, ma poi....Per riuscirci (governo di tregua), bisognerebbe mobilitare delle figure di riferimento. Ne esistono, per carità. Ma sono poche quelle in cui tutti si riconoscono».
Il labronico presidente emerito (ma, se i presidenti sono tutti emeriti, a chi spetta il maggior merito?) era ed è indubbiamente super partes, al pari del suo predecessore Scalfaro e del suo successore Napolitano. Confortante.
Altri "esilissimi fili" (bianchi come i capelli della Rita Levi Montalcini, di Emilio Colombo e di Francesco Cossiga) reggevano la maggioranza del Professore, il sarto Roman Fashion, come Valentino, il cui motto era "chi va...lentino va sano e va lontano".
Figure di riferimento apprezzate da tutti: non ci sono nomi, anche se sono pochi, né marini, né montani, né di fate, né di draghi, né di (luca) catoni. Di mezze figure, invece, ce ne sono tante.

 
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Post N° 223

Post n°223 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da dinilu
 

Scrive Lucia Annunziata: "Se Atene piange, Sparta non ride...La Cdl in queste ore si abbandona all’euforia, e giustamente. La crisi del governo Prodi è una sua vittoria e riapre tutti i giochi della politica. Ma è possibile che il risveglio dalla festa si presenti anche per il centro-destra piuttosto brusco...Checché se ne dica, la prossima prova elettorale non sarà facile nemmeno per Silvio Berlusconi".
Mi viene in mente (Alberto da Giussano direbbe "mi sovvien") la favola esopiana "La volpe e l'uva" (uva rossa, per Lucia).

 
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Post N° 222

Post n°222 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da dinilu
 

Massimo D'Alema chiede «Un governo per salvare l’Italia», evitando di precipitarla, invece, verso una «irresponsabile resa dei conti». L'ex leader Maximo si schiera al fianco di Walter Veltroni nel pressing su Silvio Berlusconi perchè la crisi non abbia come sbocco solo il voto. Vicepremier e segretario del Pd sostengono ad una voce la possibilità di un governo a tempo che cambi la legge elettorale, in modo da evitare «coalizioni caravanserraglio» e esecutivi con le mani legate dai veti incrociati.
I salvatori della Patria! Ma chi l'ha ridotta allo stato comatoso, se non il governo "caravanserraglio" di Prodi? Resa dei conti irresponsabile? Ma se lo vuole il 70% degli italiani, allora gli italiani sono per il 70% irresponsabili? Offendono pure la stragrande maggioranza degli italiani il gatto (senza stivali, Valtere) e la volpe (Baffino, l'astuto), i diòscuri (già) del Pci, Caztore e Pollicino.
Il presidente della Repubblica attende di capire se nella linea "intransigente" mostrata finora da Berlusconi ci siano degli spiragli di disponibilità che sarebbe pronto a cogliere. Certo, se il Cavaliere si cala i pantaloni...
I pifferi di montagna andarono per suonare e furono suonati. La Finocchiaro, la quale voleva infinocchiare (Mastella, Dini, Fisichella), è stata infinocchiata. Non da Pecoraro Scanio, nè da Luxuria, che non sono senatori.

 
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Post N° 221

Post n°221 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da dinilu
 

Totò Cuffaro si è dimesso. Totò Bassolino, no. Ma Cuffaro è stato condannato, sia pure in primo grado. Bassolino, no. Questi si dimetterà quando sarà condannato (?). Forse, tra qualche anno. Campa cavillo, che l'immondizia cresce.

 
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Post N° 220

Post n°220 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da dinilu
 

Sergio Romano, rispondendo a P.R., ha scritto: "Più tardi, quando i Paesi dell'Operazione Condor tornarono alla democrazia, prevalse la convinzione che fosse meglio, nell'interesse della pace civile, seppellire il passato e pensare al futuro: una decisione simile per molti aspetti a quella adottata dal governo italiano nel 1946 con l'amnistia firmata da Palmiro Togliatti, allora ministro di Grazia e giustizia".
Tuttavia, cifre alla mano, gli omicidi, numericamente più gravi (almeno 20 mila "fascisti", compresi preti e ragazzine di 13 anni: G. Pansa ne ha parlato nel "Sangue dei vinti"), furono quelli commessi, fino alla fine del 1946, dai partigiani comunisti nel c.d. triangolo rosso emiliano, mentre le vittime del fascismo (a parte quelle innumerevoli prodotte dalla insensata guerra a fianco della Germania nazista) furono relativamente poche (ignoro il loro numero).
L'amnistia togliattiana mi sembra che, cifre alla mano, abbia "coperto" più i propri compagni che quelli del fronte opposto.

 
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