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Il diabete è come un cavallo,più lo conosci e più sai dominarlo

Creato da hilary8126 il 13/02/2008

 

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TUTTO CIò CHE HAI SEMPRE VOLUTO SAPERE, MA NN HAI MAI CHIESTO

Post n°21 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da hilary8126

DALLA A ALLA C

Acarbosio

Farmaco che agisce a livello delle pareti dell’inte-stino, trasformando degli zuccheri complessi (amidi) in zuccheri semplici (monosaccaridi) e, quindi, rallentando l’ingresso degli zuccheri nel sangue. Può dare disturbi intestinali come flatulenza e diarrea.

Acidosi

Forte presenza di chetoni nel sangue, che aumenta l'acidità dei liquidi presenti nell'organismo. Nel diabete, questa situazione, quando non controllata, porta alla chetoacidosi diabetica.

Adrenalina (o Epinefrina).

È un ormone che svolge una fun-zione eccitatoria ed ha un’azione anti-insulina.
I livelli di adrenalina nel sangue si alzano in caso di ipo-glicemia, provocando sudore, tremore e l'aumento di fre-quenza del battito cardiaco.

Alba, fenomeno

Aumento dei valori della glicemia, che avviene nelle prime ore del mattino ed è in relazione con l’aumento nel sangue degli ormoni ad azione anti-insulina.

Albuminuria

Presenza di albumina nelle urine. Può essere il sintomo di una patologia renale e, in particolare, della nefropatia diabetica.

Angiopatia

Alterazioni dei vasi sanguigni. Si parla di “macroangiopatia” quando i grossi e medi vasi (arterie) sono coinvolti nei processi di arteriosclerosi (vedi).
Si parla di “microangiopatia” quando vengono coinvolti i piccoli vasi arteriosi (arteriole e capillari).

Apporto calorico

Quantità di energia assunta attraverso cibi e bevande; si misura in calorie.

Arterie

Vasi sanguigni ad alta pressione, attraverso i quali il sangue pompato dal cuore raggiunge i tessuti di tutto l'organismo trasportando ossigeno e nutrienti; il loro cali-bro si riduce dal centro alla periferia.

Arteriopatia obliterante

Malattia delle arterie detta “arteriosclerosi” (vedi), caratterizzata da progressivo restringimento sino alla oc-clusione dei vasi che portano il sangue alla periferia. Nel diabete, colpisce in particolare le estremità degli arti inferiori al di sotto del ginocchio e si manifesta con complicanze (ulcere o gangrena) ai piedi (piede diabetico).

Arteriosclerosi

Malattia degenerativa dei grossi e medi vasi arte-riosi, o arterie (vedi), le cui pareti si induriscono e ispes-siscono per i depositi di grassi e di calcio, rallentando o bloccando la circolazione sanguigna.

Autoimmunitarie, malattie

Patologie nelle quali l'organismo attacca le proprie cellule ritenendole erroneamente dei “corpi estranei”.Il diabete autoimmune si sviluppa proprio perché il sistema immunitario attacca le cellule Beta (vedi) del pancre-as, non riconoscendole come proprie, distruggendole e ponendo termine alla produzione di insulina.

Autonomica, neuropatia

Malattia del sistema nervoso periferico che colpi-sce il sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpa-tico), o viscerale, involontario (e quindi organi come il cuore, le arterie, la vescica o l'apparato digerente).

Beta cellule

Un tipo di cellule contenute nel pancreas e, preci-samente, nelle isole di Langerhans.Producono l'insulina; contro di loro si sviluppa il diabete di tipo 1 autoimmune.

BMIBody Mass index, o Indice di Massa Corporea;

permette di valutare il peso corporeo. I valori normali so-no tra 20 e 25; al di sotto del 20 si parla di sottopeso; tra il 25 e 30 di sovrappeso; sopra il 30 di obesità.

Caloria

Unità di misura del valore energetico dei cibi (solidi e bevande) assunte. A parità di quantità, alimenti di tipo diverso hanno un diverso numero di calorie. Un grammo di proteine fornisce 4 calorie; così come un grammo di carboidrati; mentre un grammo di grassi fornisce 9 calorie e un grammo di alcool 7 calorie.

Capillari

Vasi di diametro molto piccolo (da 7 a 12 micron). Costituiscono la microcircolazione che sta tra le arterie e le vene, sono il luogo dove avviene lo scambio dei nutri-menti e dei gas tra sangue e tessuti.

Carboidrati

Una delle tre principali fonti di calorie nell’alimentazione (con le proteine e i grassi o lipidi).
Si dividono in carboidrati semplici e complessi. I carboidrati semplici, detti anche zuccheri, si trovano normalmente in frutta, verdura e latticini, nonché in cara-melle, miele, zucchero da tavola e sciroppi. I carboidrati complessi, detti anche amidi, si trovano in pane, cereali, legumi, riso e pasta. Il metabolismo trasforma tutti i carboidrati in glucosio e/o in glicogeno. L’assunzione di carboidrati provoca un aumento, più o meno rapido, della glicemia a seconda che si tratti di zuccheri semplici o complessi. Nel diabete, l'insufficienza dell'insulina o la resistenza all’insulina impediscono l’utilizzo degli zuccheri, che si accumulano così nel sangue.

Carboidrati complessi (amidi)

Sostanze che sono assorbite più lentamente dall’intestino in quanto devono essere trasformate in zuccheri semplici per essere assorbite. Comprendono la pasta, il pane e altri prodotti a base di cereali e i legumi.

Carboidrati semplici (zuccheri)

Sostanze che sono assorbite velocemente dall’in-testino in quanto non devono essere digerite e che, per-tanto, entrano rapidamente nel sangue causando una ra-pida salita della glicemia. Includono lo zucchero (sacca-rosio), sono presenti nella frutta (fruttosio) e nel latte (lattosio).

Celiachia

È una patologia cronica indipendente, ma a volte associata al diabete di Tipo 1. È caratterizzata dall’intolleranza al glutine, una proteina presente nei cereali (esclusi riso e granoturco) e in vari legumi, che danneggia la parete intestinale di chi è affetto da celiachia, impedendone così l’assimilazione dei nu-trienti. (www.celiachia.it)

Charcot, piede di

Detto anche neuroartropatia diabetica; è una complicanza associata alla polineuropatia diabetica, che conduce al deterioramento dell’osso e delle articolazioni del piede. Le ossa si frammentano e si deformano tanto da perdere i normali rapporti tra di loro. Questa complicazione del diabete, se non diagnosticata e, quindi, non curata nella fase acuta, può evolvere verso una grave deformità del piede, che può procurare pro-blemi nel camminare e favorire la comparsa di ulcere, che difficilmente guariscono e spesso si riformano.

Chetoacidosi

È una grave situazione clinica di scompenso del diabete, che si verifica quando, in mancanza di insulina, l'organismo - per ottenere energia invece di utilizzare il glucosio - comincia ad utilizzare prevalentemente gli acidi grassi accumulando come scarto sostanze acide, come i chetoni. La chetoacidosi inizia lentamente; i primi segni sono nau-sea e vomito, dolore addominale e un respiro profondo e affannoso, il fiato ha un caratteristico odore di mela mar-cia. Se il paziente non riceve liquidi e insulina, la chetoacidosi può avere serissime conseguenze e condurre allo stato di coma chetoacidosici. La chetoacidosi è un emergenza clinica tipica del diabeti-co di Tipo 1.

Chetonemia

Presenza di chetoni nel sangue.

Chetoni(o Corpi chetonici, o Acetone).

Sostanze acide che il corpo produce quando le cellule bruciano gli acidi grassi.

Chetonuria(o Acetonuria).

Presenza di chetoni nelle urine (il valore normale è 0); in presenza di forte glicosuria (vedi) è indice di grave scompenso del diabete da mancanza di insulina.

Colesterolo

Un tipo di lipidi (o grassi) circolanti nel sangue le-gato a proteine (lipoproteine, vedi). Si divide in HDL Clesterolo (colesterolo “buono”) e LDL Colesterolo (colesterolo “cattivo”). In gran parte è prodotto dall'organismo (l'85% del totale), il restante è assorbito da cibi di origine animale (15% del totale). Il colesterolo è fondamentale per il funzionamento del-l'organismo, ma un eccesso di colesterolo nel sangue fa-vorisce la formazione di depositi (placche) sulle arterie, causa principale delle patologie cardiovascolari (arteriosclerosi).

Coma

Stato d’incoscienza prolungato simile al sonno do-vuto a sofferenza del cervello a seguito di shock interni, o esterni. Fra le cause del coma di interesse diabetologico consideriamo il coma chetoacidosico (vedi), l’iperosmolare (vedi) e l’ipoglicemico (vedi).

Coma chetoacidosico

Possibile conseguenza dello stato di chetoacidosi (vedi).

Coma iperosmolare

Più che da un cattivo controllo del glucosio nel sangue, deriva da una profonda disidratazione in soggetti in genere anziani, affetti da diabete di Tipo 2.

Coma ipoglicemico

Possibile conseguenza di una grave ipoglicemia (vedi); generalmente fa seguito ad una ipoglicemia non trattata; richiede un immediato intervento (per esempio con un’iniezione di glucagone IM, o infusione di glucosio ad elevate concentrazioni ev).

Convulsione

Contrazione involontaria, incontrollata e spastica del sistema muscolare. Nel diabetico può manifestarsi in concomitanza con gravi ipoglicemie.

C-peptide

Sostanza prodotta dal pancreas in misura pari al-l'insulina. Di conseguenza, misurando il C-Peptide si può accertare se il pancreas funziona ancora e quanta insulina produce. Non avrebbe nessuna attività biologica.

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Commenti al Post:
chiaracarboni90
chiaracarboni90 il 05/04/11 alle 10:31 via WEB
Grazie per le informazioni sull'arteriosclerosi, mi sono state molto utili! Un bacione, Chiara.
 
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